venerdì 28 dicembre 2018

Recensione: D'amore si muore ma io no

RECENSIONE

TITOLO: D'amore si muore ma io no
AUTORE: Guido Catalano
CASA EDITRICE: Rizzoli
COLLANA: Best BUR
PAGINE: 395
PREZZO: 12,00€

Ed eccoci qui con quella che sarà, molto probabilmente, l'ultima recensione del 2018! Come vola il tempo! Quest'anno è stato un anno complicato per me, fatto di delusioni e cadute, ma al tempo stesso di esperienze nuove ed emozioni. Ho detto addio ad alcune persone care ed allontanato da me persone che mi facevano stare più male che bene. Ho preso scelte che in passato non sarei stata in grado di prendere e che adesso rifarei senza pensarci due volte. Ho cercato di dare il meglio di me (la gran parte delle volte) in tutto ciò che facevo e sono fiera dei risultati. Per il 2019 ho dei buoni propositi, chi non ne ha? Solo con il tempo vedremo se sarò in grado di realizzarli...
Chiudendo il capitolo "Resoconto dell'anno" (☺️) passo a parlarvi del libro sopra mostrato "D'amore si muore ma io no".

Avevo deciso di acquistare questo libro dopo averlo visto citato nelle storie di Sofia Viscardi. In queste storie, lei, per rispondere alla domanda su quali fossero i suoi volumi preferiti, citava appunto i libri di Guido Catalano. Io avevo sentito parlare di questo autore attraverso le sue poesie, ma non avevo mai sentito parlare di un suo libro in prosa, così, incuriosita, mi sono andata ad informare. Ho trovato la trama di copertina molto coinvolgente e, volendone sapere di più, mi sono ritrovata ad acquistarlo. 

Inizialmente posso dichiarare che è stato difficile decidere il libro con il quale avrei concluso la lunga serie dei libri letti durante il 2018. Ho deciso di concludere proprio con questo poichè diciamo che a grandi linee raccoglieva nel titolo un bel finale per la serie ed anche perchè si raccordava bene con il mio 2018.

Il romanzo parla di Giacomo, poeta semiprofessionista, che per vivere fa diversi lavoretti precari. Giacomo si sente impacciato con le donne e questo suo aspetto verrà messo in mostra quando incontrerà per la prima volta, la bellissima Agata. L'incontro avviene su di un aereo a più di 10.000 metri di altezza e, al momento dell'arrivo, i due si salutano senza scambiarsi numeri di telefono nè niente. Semplicemente l'uno conosce il nome dell'altro. Giacomo si rende subito conto che questo è, per lui, un vero e proprio colpo di fulmine, il problema però, è quello di ritrovare la bella Agata. Inizia così una serie di incontri dettati dalla casualità che conferiranno al romanzo un tono ironico, scherzoso, fresco e divertente. 

A dir la verità, mi aspettavo qualcosa in più da questo libro, che forse avevo un po' troppo sopravvalutato. In generale la trama mi è piaciuta, ma in alcuni punti diventava, per me, forse un po' troppo irreale. Lo stile dell'autore è molto caratteristico, prendendo a volte, i tratti del flusso di coscienza. In alcuni casi, però, mi è stato difficile seguirne il filo logico e dovevo tornare a rileggere alcuni periodi, forse un po' troppo lunghi ed articolati. Alcune volte, all'interno della narrazione si passava a parlare da un argomento all'altro perdendo di vista il filo conduttore iniziale per spostarsi su argomenti secondari o su semplici dettagli che erano usciti fuori dai vari discorsi. Questo, da quello che ho capito, è un tratto che l'autore fa volutamente per rendere più reale il flusso di coscienza del protagonista, ma che secondo me, alcune volte, tende ad ingarbugliare la vicenda già molto ingarbugliata di per sè. In alcuni capitoli si accennano delle cose o avvenimenti che verranno spiegati solo in seguito e questo mi ha complicato un po' la comprensione appieno della storia.

Meritano una menzione anche i capitoli che ho trovato ben divisi ed i dialoghi non molto lunghi che non rallentano la narrazione. 
La storia non contiene molti colpi di scena ma riesce a mantenere viva l'attenzione del lettore.
Per quanto riguarda il finale l'ho trovato adeguato alla storia ma senza alcun colpo di scena sensazionale. 

Nel complesso il libro mi è piaciuto e lo consiglio a chi ama le storie d'amore dalla trama abbastanza lineare. Aspetto i vostri commenti in merito! Come lo avete trovato? Vi è piaciuto? Commentate! A presto!


domenica 16 dicembre 2018

Recensione: Il tribunale delle anime

RECENSIONE


TITOLO: Il tribunale delle anime
AUTORE: Donato Carrisi
CASA EDITRICE: Longanesi
COLLANA: Best Thriller
PAGINE: 453
PREZZO: 5,90€

Ed eccovi come anticipato nel book haul, una recensione in tema Carrisi! Devo ammettere che ho terminato di leggere questo libro da più di una settimana, ma solo adesso, di domenica mattina, riesco a trovare un attimo per parlarvene. Non vedo l'ora che arrivino le vacanze di Natale! Ho così tanti libri da leggere e voglio rilassarmi al 100%! 

Ho deciso di leggere questo volume perchè, come tutti saprete, in questo periodo è stato pubblicato il nuovo libro di Donato Carrisi e non potendolo acquistare poichè lo avevo messo nei consigli dei regali di Natale, volevo sentirmi parte anche io della grande family dei lettori di Carrisi che stavano leggendo la sua nuova opera. Inoltre, dato che considero i suoi libri stupendi e senza paragoni, non li leggo mai tutti di fila ma li distribuisco equamente all'interno dell'anno, leggendone uno ogni 3/4 mesi. Ho deciso di leggere proprio questo perchè avendo letto il seguito mi sembrava di essermi persa un tassello (cosa che in effetti era successo). 

La storia è ambientata a Roma dove una ragazza è scomparsa misteriosamente. Parallelamente alle indagini di polizia, si trova ad indagare il penitenziere Marcus, che con l'aiuto di Clemente dovrà cercare di far luce sulla sparizione. Il cammino di Marcus si incrocerà con quello di Sandra, una fotorilevatrice che cerca di trovare una spiegazione alla prematura morte di suo marito. In tutto questo complesso quadro, non dobbiamo dimenticarci della presenza del male che, per mano di qualcuno, riesce ad insinuarsi all'interno di questa storia.

Il libro ha rispettato complessivamente le mie aspettative, anche se, trattandosi di un Carrisi, mi sarei aspettata qualcosina in più.Un aspetto fondamentale del libro che mi ha colpito molto è stato che (come ne "Il suggeritore") per arrivare alla soluzione finale, ci fossero diversi enigmi collegati a casi mai risolti da svelare. Questo modo di narrare mi piace tantissimo, perchè mantiene attiva nel lettore la curiosità. A differenza di tutti gli altri thriller che trattano di un caso dalla prima all'ultima pagina, Carrisi fa un salto in più, collegando alla risoluzione del caso principale, altri casi ai quali dare risposta, rendendo la trama sempre movimentata e mai noiosa o monotona. 

Leggendo questo volume, sono inoltre riuscita a darmi delle risposte a dubbi che mi erano sorti leggendo il seguito (del quale trovate anche la recensione sul blog). In questo volume, il primo per quanto riguarda le indagini di Marcus e Sandra, vengono presentati anche i personaggi e da qui si riescono a comprendere vari eventi o sensazioni presenti anche nei volumi successivi. Perciò vi consiglio caldamente di leggere prima questo e poi i vari volumi successivi. 

Per quanto riguarda le ambientazioni con le annesse descrizioni, devo dire che sono assolutamente splendide, e che in determinati casi sono fondamentali per creare quel livello di suspance necessaria nel lettore. I colpi di scena sono tanti e ben disposti durante tutta la storia. 

Altro punto a favore sono i capitoli non molto lunghi e che terminano sempre in modo enigmatico, invogliandoti a leggere sempre quello seguente, senza mai fermarti. Menzione importante va data anche ad una narrazione parallela che avviene all'interno del racconto e che si scioglierà solo alla fine del romanzo (come ad esempio ne "Il suggeritore") collegandosi in modo straordinario alla storia complessiva. 

Il finale è stato bello ma anche un pochino prevedibile. Io avevo intuito qualcosa, riguardante la trama principale, che alla fine è risultata esatta. Per quanto riguarda la storia parallela, invece, non avevo idea di dove sarebbe andata a parare e posso dire che mi ha impressionato più lo scioglimento della storia parallela che di quella principale. 

Nel complesso posso dire che la lettura è stata bella, intrigante e suggestiva come mi aspettavo. Adesso non vedo l'ora di poter avere con me il nuovo romanzo di Donato Carrisi. Fatemi sapere cosa ne pensate sia riguardo al nuovo che riguardo a quello di cui vi ho parlato! Quale tra tutti i Carrisi, è il vostro preferito? Aspetto i vostri commenti! A presto!

venerdì 7 dicembre 2018

Book Haul: Novembre

BOOK HAUL

Eccoci finalmente giunti ad un nuovo book haul! Io li adoro i book haul e voi lo avrete sicuramente già capito dal mio tono festoso ogni volta che devo farne uno. Questo book haul è il penultimo del 2018 e, anche se non sarà uno dei più corposi di quest'anno, sono molto fiera dei libri che ho acquistato, quindi sono ancora più felice! E adesso... cominciamo!

"Cime Tempestose" di Emily Brontё.
"Intriso di passioni turbinose come il vento del nord che spazza la brughiera e sibila intorno all'antica casa della famiglia Earnshaw, questa monumentale icona del romanzo europeo restituisce con insuperabile forza drammatica la tragedia di un'umanità sconfitta dalle proprie spietate costrizioni. Introduzione di Margherita Ghilardi."
Di questo libro vi avevo già abbondantemente durante il posto dedicato alla sua recensione, che trovate nel post precedente. Solitamente io non amo i classici, ma questo l'ho assolutamente amato. L'ho comprato sotto consiglio di una mia cara amica. Vi avevo preannunciato nella recensione che insieme a questo classico, avevo deciso di acquistarne anche un altro... continuate a leggere e finalmente lo scoprirete!






"Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie" e "Attraverso lo specchio" di James Carroll.
"Alice è una bambina curiosa e vivace, ed è difficile per lei prestare attenzione alla sorella Anna mentre le legge un libro di storia in giardino. La lezione è noiosissima e la piccola sente le palpebre diventare sempre più pesanti. A un tratto si risveglia in un mondo incantato dove tutto può accadere: è il Paese delle Meraviglie! Inseguendo un buffo coniglio bianco che continua a scomparire, Alice inizia un magico viaggio pieno di avventure e peripezie. S'imbatte in oggetti che ridono e parlano, conosce uno Stregatto e partecipa a una divertentissima festa di non-compleanno..."
Ecco a voi il tanto famigerato libro! Questo è un libro che volevo leggere da sempre, ma che con il passare del tempo, continuavo a non comprare mai. Mentre cercavo Cime Tempestose, ho scovato anche questo volume e scoprendo poi che era possibile acquistarli entrambi in quest'edizione ho deciso che era giunto il momento adatto. Inoltre mi sono convinta anche per il fatto che questo volume racchiudesse in sè due libri: la storia classica di Alice ed il seguito "Attraverso lo specchio". In più era anche in versione integrale, quindi non potevo proprio evitare di comprarlo. Adesso sto solo aspettando il momento giusto per iniziare a leggerlo!

"Un momento di chiarezza" di Silvia Trevisone. 
"Daisy non ha ancora capito qual è il suo posto nel mondo. Ha buttato all'aria una promettente carriera come chimico e ora vive di lavoretti saltuari. Non ha rapporti con nessuno, neanche con la sua famiglia, di cui non si è mai sentita davvero parte, e abita in un monolocale che la nasconde come una tana dal resto del genere umano. Finché un giorno entra in una strana caffetteria e si avvicina a un ragazzo con lo sguardo triste. Improvvisamente il meccanismo della vita si rimette in moto. Un prete comprensivo, una vicina di casa con un brutto segreto e un cane intuitivo irromperanno nella fortezza di solitudine in cui Daisy ha vissuto negli ultimi dieci anni, portandola a confrontarsi con i genitori e la sorella e, soprattutto, con la persona che vede riflessa nello specchio ogni mattina."
Ho acquistato questo libro intrufolandolo in un acquisto online di mia madre. Ultimamente seguo molto la casa editrice bookabook sia sui social che sul sito online. Mi sto appassionando sempre di più a questa casa editrice ed in particolare alle sue splendide copertine. Fate un giro sul loro sito online ed ammiratele, perchè anche l'occhio, in fondo, vuole la sua parte😉 ! Inoltre questa casa editrice è molto disponibile verso il pubblico ed aperta a rispondere alle domande di tutti. Assolutamente consigliata!

"La donna dei fiori di carta" di Donato Carrisi. 
"Il monte Fumo è una cattedrale di ghiaccio, teatro di una battaglia decisiva. Ma l'eco dei combattimenti non varca l'entrata della caverna in cui avviene un confronto fra due uomini. Uno è un prigioniero che all'alba sarà fucilato, a meno che non riveli nome e grado. L'altro è un medico che ha solo una notte per convincerlo a parlare, ma che ancora non sa che ciò che sta per sentire è molto più di quanto ha chiesto e cambierà per sempre anche la sua esistenza. Perché le vite di questi due uomini che dovrebbero essere nemici, in realtà, sono legate. Sono appese a un filo sottile come il fumo che si leva dalle loro sigarette e dipendono dalle risposte a tre domande. Chi è il prigioniero? Chi è Guzman? Chi era l'uomo che fumava sul Titanic? Questa è la storia della verità nascosta nell'abisso di una leggenda. Questa è la storia di un eroe insolito e della sua ossessione. Questa storia ha attraversato il tempo e ingannato la morte, perché è destinata al cuore di una donna misteriosa."
Anche questo libro era nella mia wishlist da un tempo infinito. Donato Carrisi, come tutti saprete, è uno dei miei autori preferiti e  questo era uno dei suoi pochi libri che non possedevo. L'ho trovato in vendita in un centro commerciale al 25% di sconto e, ovviamente, non potevo far altro che prenderlo e portarlo a casa con me. A proposito di Carrisi, immagino che avrete visto in libreria il suo ultimo libro! Io spero in un regalo di Natale e perciò non l'ho ancora acquistato, anche se sto letteralmente fremendo... "Il Suggeritore" è tra tutti i suoi libri, il mio preferito, se non il mio preferito in assoluto e quindi adesso annego nell'impazienza. Voi che lo avete letto, ditemi come vi è sembrato, anche se da Carrisi non posso che aspettarmi il meglio! Nel frattempo, però, per sentirmi parte anche io dei lettori di Carrisi, sto leggendo uno dei suoi libri precedenti e quindi, aspettatevi prossimamente una recensione riguardo ad un suo libro. 

Per il momento questo è tutto. Come vi avevo anticipato questo book haul non si sarebbe rivelato uno dei più lunghi, ma ripeto che sono molto contenta dei libri che ho acquistato in questo periodo. 
A presto!

venerdì 30 novembre 2018

Recensione: Cime Tempestose

RECENSIONE


TITOLO: Cime Tempestose
AUTORE: Emily Brontë
CASA EDITRICE: Giunti Demetra
COLLANA: Passepartout
PAGINE: 416
PREZZO: 5,90€

Sono passati alcuni giorni da quando ho terminato questo libro e non riuscendo mai a trovare del tempo per preparare la recensione la continuavo a procrastinare. Oggi, tornata a casa, l'occhio mi è tornato nuovamente sul libro solitario sul comodino che attendeva pazientemente il suo momento di essere recensito, perciò, ecco giunto il fatidico momento. 

Come molti già sapranno, io non amo particolarmente come genere di lettura i classici, tuttavia, una mia amica mi aveva parlato di questo libro, consigliandomelo a pieni voti, ed io, anche se un po' titubante, ho deciso di acquistarlo. Siccome però io sono io (☺️) sono stata attratta anche da un altro classico, e presa l'iniziativa li ho acquistati tutti e due (ma di questo vi parlerò più nello specifico al momento del book haul di novembre). 
Una volta acquistato, cosa che io molto, ma molto raramente faccio, l'ho classificato subito come prima lettura da fare dopo aver terminato il libro che era in lettura al momento. Perciò, dopo nemmeno una settimana dal suo acquisto, è passato in lettura. 

Il libro, come ormai molti sapranno, racconta le avventure che ruotano attorno a due case, che sembrano svolgere quasi la parte di protagoniste all'interno della storia: Wuthering Heights e Thrushcross Grange. In principal modo vengono raccontate le storie dei tre fratelli Hindley, Catherine e Heathcliff. Lo sguardo viene poi spostato su altri personaggi che entreranno a far parte di questo ambiente, per poi focalizzare l'attenzione sulla generazione successiva a quella dei tre fratelli. 

Contro tutte le mie aspettative verso i classici, questo si è rivelato uno dei libri più belli che io abbia letto durante il 2018. La cosa che mi è piaciuta maggiormente è stata il susseguirsi naturale degli eventi. Mentre leggevo questo libro, avevo la sensazione di vivere all'interno di queste case, grazie al fatto che gli avvenimenti potrebbero essere scene di una reale vita quotidiana e non semplici scene inventate per la riuscita di un bel libro o di un bel film e che poi mancano di coerenza. 

Mi è piaciuto come l'autrice abbia caratterizzato i personaggi, cercando di delineare maggiormente i tratti psicologici che, però, essendo in costante mutamento mantenevano viva l'attenzione dei lettori che dovevano comprendere quali ragioni avessero scatenato l'ira di un personaggio o al contrario, la compassione di un altro.  

Io sono stata molto incuriosita dalla figura di Heathcliff che si potrebbe indicare come uno dei principali protagonisti. Lui si è rivelato un personaggio a tutto tondo, e questo aspetto nel libro è messo in risalto soprattutto nella parte centrale, quando ci si rendeva conto che pagina dopo pagina, la sua personalità mutava, a seconda della situazione, in male o in meglio fino ad arrivare a toccare il fondo nella parte finale del romanzo. 

Per quanto riguarda la modalità di narrazione, sono rimasta molto affascinata da come l'autrice sia riuscita ad unire il tutto. Sono presenti più narratori e forse è proprio grazie a questo aspetto che il lettore riesce a farsi un'idea più complessiva riguardo ad un determinato personaggio, ovvero sentendo parlare di lui da più punti di vista che ne mostrano, a seconda dei casi, pregi o difetti.
Ho apprezzato molto il fatto che a narrare gran parte della vicenda sia stata la domestica delle due case. La sua, infatti, si è rivelata quasi una narrazione neutra, con pochi favoritismi verso l'uno o l'altro personaggio, dando modo al lettore di farsi un'idea propria ed avere simpatia per l'uno o l'altro. 

Altra cosa stupenda sono state le ambientazioni. Definite con pochi tratti ma essenziali per comprendere a pieno le caratteristiche dei luoghi di ambientazione della vicenda. Oltre alle due case, infatti, era presente un terzo luogo che la faceva da padrone: la brughiera. All'interno di questa si sono successe cose belle o brutte, da ricordare o da dimenticare, e soprattutto fondamentali per lo sviluppo della storia. 

Arrivati alla fine della storia si riesce ad avere un quadro generale e a conoscere ogni personaggio che tra le pagine è passato dallo stato di neonato a quello di adulto. Anche il finale si è rivelato sorprendente e riesce a mettere un bel punto di fine all'intera storia. 

Detto ciò, riassumo consigliandovi a pieni voti questo libro e vi chiedo di provarlo anche se pensate di non amare i classici. Se qualcuno lo ha letto, aspetto commenti a riguardo! A presto!

P.S. Per quelli interessati ad acquistare questa edizione, vi informo che è presente anche un'introduzione. In merito a questa, vi consiglio di leggerla solo dopo aver finito la lettura del romanzo, per evitare di farvi spoiler sulla trama. 

  

sabato 24 novembre 2018

Recensione: L'anarchia dei punti di vista

RECENSIONE

TITOLO: L'anarchia dei punti di vista
AUTORE: Massimo Algarotti
CASA EDITRICE: Bookabook
COLLANA:          /
PAGINE: 100 (circa)
PREZZO:          /


Ed eccomi tornata con una nuova recensione! Notato niente di strano? Eh già, in questa recensione non è presente un'immagine di copertina ed alcuni campi sono ancora poco precisi, come mai? Semplicemente perchè il libro di cui vi parlerò non è ancora stato pubblicato, nè tanto meno è stato sottoposto alle fasi di editing, impaginazione, revisione e progettazione grafica. Il libro in questione è frutto di una nuova collaborazione con la casa editrice Bookabook. Questa è la seconda collaborazione che instauro con questa casa editrice e devo dire che più vado avanti e più mi piace il loro modo di rivolgersi al pubblico, riuscendo a trasmettere affidabilità ma anche familiarità, ovvero quel senso che dietro all'organizzazione di una casa editrice ci siano persone, ma persone Vere. Mentre la prima collaborazione ha avuto come frutto il libro "I giorni perduti d'Inghilterra", del quale trovate un apposito post sul blog, questa nuova collaborazione ha avuto come frutto un libro che si trova in campagna di Crowdfunding. 
Il metodo del Crowdfunding consiste nel far "approvare" ai lettori le opere da pubblicare. Le proposte, una volta arrivate nella casa editrice, vengono sottoposte a una selezione qualitativa da parte degli editor professionisti e successivamente, quelle scelte diventano oggetto di una campagna di Crowdfunding sul loro sito online. Quando la campagna è online i lettori possono scaricare gratuitamente l'anteprima del libro e, se incuriositi, continuare la lettura pre-ordinando una copia nel formato che preferiscono, cartaceo o e-book. Attorno a ogni libro si costruisce così una community di lettori che si innamora del progetto ancora prima che sia pubblicato. Se la campagna raggiunge il numero minimo di copie prestabilito per la pubblicazione, inteso come goal, allora il libro entra in lavorazione e attraversa le fasi di editing, impaginazione, revisione, progettazione grafica, fino ad arrivare alla stampa e alla pubblicazione. 
Come vi dicevo, alcuni caratteri sono approssimativi, in quanto al momento quello che ho letto, tramite pdf, inviatomi dalla casa editrice è ancora aperto alle modifiche dalle future fasi. 
Il libro è tutt'ora in campagna di Crowfunding, perciò se ne rimanete interessati dalla trama e volete sostenere la pubblicazione del libro, non dovete far nient'altro che pre-ordinare il volume sul sito. Attualmente il volume rimarrà in campagna ancora per 29 giorni e mancano 50 copie al raggiungimento del numero minimo di copie per la stampa. 
Ma adesso, andiamo a vedere più nello specifico di cosa parla il libro.

Questo libro, nonostante sia composto indicativamente da 100 pagine, riesce ad esprimere al suo interno una storia di vite intrecciate. Gioia, che vive per un uomo, suo marito, e che senza di lui arriva a sentirsi persa, quasi inutile. Italo è uomo silenzioso, ma il suo silenzio è molto più vecchio e più profondo di qualsiasi altra sofferenza. Artico dallo sguardo tormentato che racchiude un passato turbolento, fatto di errori ma anche di voglia di combattere per il suo futuro ed anche per quello di sua moglie. E poi ci sono Viola e Adelaide, il bianco e il nero di ogni vita perfetta. Ma soprattutto c’è Jacopo, che scopre che la vita ti porta qualche volta a ragionare trovando le risposte nelle domande di tanti anni prima.

Il libro mi ha coinvolto tantissimo, facendomi riflettere molto attraverso i personaggi. Punto fondamentale, secondo me, di tutto il romanzo, sono stati i loro insegnamenti. Ho riscontrato all'interno del libro anche una vena poetica, che non stona assolutamente con il racconto nel suo complesso riuscendosi ad amalgamare bene ad esso e dando modo al lettore in alcuni casi di poter comprendere in maniera più semplice i vari stati d'animi provati dai protagonisti nei diversi momenti della vicenda.

Lo stile dell'autore non è complesso e riesce ad esprimere con poche parole concetti anche alquanto difficili da comprendere, come ad esempio, l'amore di una madre o di un padre per il proprio figlio, cosa che sembra abbastanza naturale, ma che se pensandoci si dimostra difficile da spiegare, essendo l'insieme di diversi aspetti.

Un'altra cosa che mi ha colpito molto è stato il finale. Inizialmente non mi sarei mai aspettata un finale del genere, bensì un finale lineare e senza tanti colpi di scena. Al contrario, il finale si è rivelato per me sorprendente, costituendo la tessera mancante del romanzo, quella sfumatura che si riesce a cogliere solo dopo aver conosciuto approfonditamente i personaggi ed aver vissuto con loro esperienze e compiuto scelte difficili.

Per concludere, vi invito calorosamente a dare quanto meno un'occhiata all'evolversi della campagna di Crowdfunding riguardo questo libro sul sito online della casa editrice Bookabook e se interessati, a scaricare l'anteprima gratuita e poi pre-ordinare la propria copia!
Se avete domande in merito al Crowdfunding non dovete far altro che chiedermi nei commenti.
Aspetto il vostro parere riguardo a questo splendido libro!
A presto!

domenica 18 novembre 2018

Recensione: Nero di luna

RECENSIONE

TITOLO: Nero di luna
AUTORE: Marco Vichi
CASA EDITRICE: Guanda Editore
COLLANA: Tascabili
PAGINE: 247
PREZZO: 11.00€

Eccomi finalmente tornata con una nuova recensione tutta per voi! Cercherò di essere un po' più costante con le letture e quindi anche con le recensioni, perciò rimanete sintonizzati! 

Ma adesso andiamo a parlare più nello specifico di questo romanzo. Acquistai questo volume durante un viaggio con i miei genitori in una libreria di Roma perchè ero rimasta molto affascinata dalla trama: insolita e carica di suspance. Una volta a casa, non vedevo l'ora di leggerlo, ma davo (come sempre) priorità ad altri libri e questo rimaneva buono buono nel suo posticino in libreria. Un giorno però ho deciso che avrei letto proprio lui. Questo è il primo romanzo di Vichi che leggo. Mi sono accorta solo dopo averlo comprato, leggendo la sua bibliografia, che ha una lunga carriera alla spalle, con un sacco di libri pubblicati per diverse case editrici.  Lo iniziai di sera e mi ricordo di aver letto più di 50 pagine. All'inizio lo trovavo intrigante ed al tempo stesso inquietante. Tuttavia con l'avanzare della lettura, nei giorni successivi, mi ritrovavo a pensare ad altro e a non concentrarmi a pieno sulla lettura, trovandola a tratti pesante, ripetitiva e poco scorrevole. 

Il libro parla di un scrittore; Emilio Bettazzi, che dopo la morte di un amico si trasferisce nella casa che quest'ultimo aveva affittato. Si trova così a trasferirsi da Firenze alle campagne del Chianti. Qui, è convinto di riuscire a ascrivere il suo miglior romanzo, ma dal suo arrivo, in città iniziano a succedere strane cose come delle voci provenienti da una casa abbandonata, figure umane che corrono nella notte e stragi di polli e conigli. Il paese è in subbuglio e Bettazzi decide di far chiarezza su questi avvenimenti, trovandosi più volte in pericolo. 

 Nel complesso ho trovato la trama un po' debole e in alcuni punti, come predetto, un po' lenta. Avevo voglia di leggere il romanzo per vedere l'evolversi della situazione però c'erano momenti in cui non mi sentivo presa e dovevo interrompere la lettura. Una cosa che non mi ha aiutata particolarmente è stato il fatto che il romanzo non fosse diviso proprio in capitoli ma solamente in parti, con ellissi di tempo o cambi di scenografia. 

Lo stile dell'autore però posso dire che fosse abbastanza lineare e senza parole troppo difficili o articolate. Un'altra cosa che non mi è particolarmente piaciuta, anzi in alcuni tratti mi dava proprio fastidio, sono stati i frequenti rimandi erotici da parte del protagonista ad alcune donne incontrate  in città. 

Nessun evento straordinario nemmeno nel finale della storia, dove mi aspettavo qualcosa di più. Secondo me, infatti, il finale di questa vicenda poteva rivelarsi il punto focale di tutto il racconto, conferendo all'intero libro la vena del soprannaturale, invece, si è rivelato come un normale finale, con punti crudi, ma alquanto necessari trattandosi di un libro noir.

Per concludere posso dire che aspetterò un po' magari prima di comprare un nuovo libro dell'autore, anche per abituarmi un po' di più a leggere il genere noir...
Voi che ne pensate, invece? Avete letto uno dei suoi tanti volumi? Quale vi è piaciuto di più e quale, se c'è, di meno? Che idea avete di lui nel complesso? C'è qualche suo titolo che mi consigliate?
Aspetto vostre risposte nei commenti!

venerdì 9 novembre 2018

Book Haul: Ottobre

BOOK HAUL: OTTOBRE

Ecco! Ecco! Ecco! Lo so che il mese di novembre è già cominciato da più di una settimana, però ho solo adesso un momento di tempo per aggiornarvi sui miei nuovi acquisti di ottobre! Anche questo mese posso dire di essermi mantenuta abbastanza nell'acquistare libri che non so quando leggere, per questo ho sempre cercato di abbinare uno dei libri con gli ordini di mia madre (posso resistere ma fino ad un certo punto!). Cercherò di non dilungarmi molto in chiacchiere e di passare subito a parlarvi dei nuovi libri! Tra di essi sono presenti due libri recenti. Uno è uscito veramente da pochissimo, mentre l'altro è presente già da qualche mese sulle librerie. L'altro, ed ultimo acquisto è un classico, insolito, ma classico...

"Hanover House" di Brenda Novak.
"E' trascorso ormai un anno da quando Evelyn Talbot si è trasferita in Alaska, ad Hanover House, la clinica psichiatrica di massima sicurezza dove vengono internati i serial killer più efferati. Solo pochi di loro hanno una mente così brillante da riuscire a spiegare il complesso modus operandi che si cela dietro ai propri crimini, e uno di questi è appena arrivato. Si tratta di Lyman Bishop, il "Fabbricante di Zombi", un genetista accusato di lobotomizzare le sue vittime con un rompighiaccio. L' unico il cui raffinato intelletto regge il confronto con il famigerato Hannibal Lecter. Appena Evelyn lo incontra sente il sangue gelarsi nelle vene, e non è certo per la tempesta di ghiaccio che sta per abbattersi sulla zona... Ha la netta sensazione che qualcosa nella sua vita stia per cambiare, irreparabilmente. Quando viene ritrovato il corpo di una nuova vittima uccisa con un rompighiaccio, il dubbio che Bishop sia l'uomo sbagliato emerge con violenza. Ma le sfide non sono finite per Evelyn, perché la minaccia di Jasper, il ragazzo che a sedici anni l'ha segregata e seviziata, sembra più vicina che mai. Esiste un legame tra questi eventi? E solo un caso che la donna massacrata assomigli terribilmente alla bella psichiatra? Per Evelyn e l'uomo che ama, il tenace commissario Amarok, la caccia è di nuovo aperta. Perché nessuno è al sicuro nel grande freddo."
Questo è il libro che vi dicevo essere fresco di stampa. E' uscito esattamente un mese fa: il 10 ottobre. Avendolo acquistato ad ottobre, poi, vedevo la sua copertina ovunque, nelle vetrine, sui tabelloni in libreria, in evidenza sul web, sulle pagine Instagram... Tuttavia devo ammettere che quando sono entrata in libreria non avevo intenzione di comprarlo, anzi, è stato puramente grazie al commesso della libreria. Allora, vi spiego: ero in fila in cassa con un libro da acquistare che, come detto, non era questo ed al momento di pagare il commesso (da sempre mio grande consulente letterario!) mi guarda e mi chiede: "Hai visto questo?" indicandomi il libro della Novak. Io rispondo che sì, lo avevo visto ovunque, ma che non avevo ancora avuto l'occasione di vederlo nel dettaglio. Così lui mi ha brevemente raccontato la trama, convincendomi che se avevo letto Alaska, altro libro della Novak, questo mi sarebbe piaciuto tantissimo. Io che possiedo a casa Alaska ma che non ho ancora letto (dovrei farci un pensierino) mi sono lasciata convincere e... ecco che al posto del libro che avevo in mano mi sono ritrovata a tornare a casa con quest'altro volume. Devo dire che nel complesso l'idea non mi dispiaccia. Adesso non devo far altro che leggere Alaska per poi leggere questo (cosa semplice, no?).

"Resta con me" d Tami O. Ashcraft - Susea McGearhart.
"Giovani, innamorati e con un roseo futuro di fronte, Tami Oldham e il suo fidanzato Richard Sharp hanno trascorso alcuni mesi a visitare le isole polinesiane a bordo di una piccola barca a vela. Sono skipper provetti, e la proposta di portare l'Hazana, un modernissimo yacht a vela, fino al porto di San Diego è per loro un'occasione imperdibile che accettano con entusiasmo. Quando salpano da Tahiti il cielo è limpido e azzurro, ma a poco più di due settimane dalla partenza scoprono che un violento uragano sta facendo rotta su di loro, e avanza così velocemente che non c'è modo di sfuggirgli. E una delle tempeste più violente della storia, e i due giovani si ritrovano ad affrontare pioggia battente, onde alte come grattacieli e venti che soffiano a quasi 260 chilometri all'ora. Tami scende sotto coperta, e proprio mentre si sta assicurando con una cima sente Richard gridare. Un rumore assordante, e poi il buio. Tami rimane incosciente per ore. Quando si risveglia l'imbarcazione è semidistrutta. Non ci sono navi né terra in vista, solo una sconfinata distesa d'acqua tutto intorno. "Resta con me" è la storia di due giovani e di quarantun giorni trascorsi in alto mare su un'imbarcazione che è poco più di un relitto, senza motore né alberi, con la strumentazione di bordo in avaria e una riserva d'acqua e cibo limitata. Ma è soprattutto una storia che parla di sopravvivenza, di forza di volontà e di resilienza, e della straordinaria forza dell'amore."
Come saprete già (dato che ve ne ho parlato in un post precedente) era da tanto tempo che aspettavo di comprare questo volume. E' uscito anche questo recentemente ma già si trova nelle librerie da luglio. Grande successo ha avuto anche la trasposizione cinematografica nelle sale dei cinema. Purtroppo non mi è stato possibile andare a vedere il film in uscita al cinema (cosa che mi ero ripromessa di fare) e per questo non vedo l'ora che esca il DVD. Sono finalmente riuscita ad acquistare questo libro abbinandolo con un ordine online di mia mamma e ne sono più che felice... non vedo l'ora di leggerlo. Voi lo avete già letto? So che ha avuto e sta avendo mooolto successo... Oppure avete preferito vedere prima il film? Che ve n'è parso? Leggerete anche il libro? Fatemi sapere!

"Le metamorfosi" di "Apuleio".
"Un esperimento di magia finito male, un giovane imprudente trasformato in asino, una sequenza di traversie (e di racconti), fino al provvidenziale intervento di una dea: Iside. Ma cosa sono davvero le Metamorfosi? Solo un racconto divertente o un percorso iniziatico? Il lettore sarà tentato di scoprire indizi di un senso più profondo in una novella diventata famosa nella letteratura europea, la favola di Amore e Psiche, che rispecchia emblematicamente la trama principale in cui è contenuta."
Devo ammettere che questa è stata una scelta insolita per me, non essendo molto incline ai classici. Facendo il Liceo, durane una lezione di latino dell'anno scorso, era uscito in classe un discorso riguardo a questo volume. La nostra professoressa ci consigliava vivamente questo libro in quanto lei era rimasta molto entusiasta di questa lettura a suo tempo. Inizialmente non diedi molto peso alla cosa e lasciai anche un po' perdere. Tempo fa, però, tornai su questo classico per scoprirne i dettagli e anche se a grandi linee, la trama. Ne rimasi colpita, dato che le vicende che si evincevano dalla trama mi intrigavano non poco, così decisi di aggiungerlo alla mia wishlist. Lì rimase fino a quando quest'anno, una nuova professoressa ci consigliò a sua volta questa lettura. Colpita dalla fama di questo libro e dal fatto che sembrasse piacere a tutti decisi di acquistarlo insieme (anche questo) ad un ordine di mia madre. Anche se non l'avessi comprato allora, con il senno di poi posso dire che lo avrei dovuto comprare comunque dato che la professoressa ci ha detto che ne leggeremo dei passi in classe. Per cui posso dire di aver preso due piccioni con una fava. 

E questo è tutto, anche questo book haul è giunto al termine, spero che vi siano piaciuti i titoli e che vi abbiano dato spunto per dei nuovi acquisti... 
A presto!

giovedì 1 novembre 2018

Recensione: Ogni nostra caduta

RECENSIONE

TITOLO: Ogni nostra caduta
AUTORE: Dennis Lehane
CASA EDITRICE: Longanesi
COLLANA: Tea
PAGINE: 416
PREZZO: 5.00€

Dopo un periodo lunghissimo, mi ritrovo finalmente a scrivere un nuovo post qui sul blog! Spero di esservi mancata almeno un po', voi comunque mi siete mancati tantissimo! Il semplice fatto di ritrovarmi sul letto sotto strati e strati di coperte, mentre scrivo qualcosa che so che poi verrà letto da altre persone mi fa sentire benissimo... Purtroppo durante questo periodo ho avuto pochissimo tempo per leggere o dedicarmi ai post sul blog ed ammetto che un po' mi vergogno per questa mia mancanza nei vostri confronti. Fatto sta che con questi giorni di ponte dalla scuola (a mio dire PROVVIDENZIALI), la prima cosa che ho fatto è stata quella di terminare la mia lettura in corso, anzi, la mia mega lettura in corso. 

Eh, già. Al momento di scegliere un nuovo libro da leggere ero abbastanza sicura che sarei riuscita a leggere questo libro "corposo" in una settima al massimo, purtroppo, però, non avevo fatto i conti con il semplice fatto che con l'aumentare del carico quotidiano di compiti, il mio unico momento di lettura si sarebbe nuovamente ristretto al solo viaggio in autobus, e che portare un libro di circa 400 pagine nello zaino avrebbe occupato uno spazio abbastanza notevole, non sempre convenevole per i piccoli spazi quali i sedili dell'autobus. Perciò mi sono ritrovata sempre più spesso a rinunciare alla mia lettura quotidiana nell'autobus cercando di compensarla con la lettura prima di dormire. Ma, come tutti saprete, la sera si è stanchi e chi ha la sveglia puntata alle 6 la mattina, solitamente non riesce a concentrarsi come vorrebbe nella lettura serale. Quindi avanzavo a rilento e non in modo molto costante. Per questo il libro che doveva essere terminato in una settimana è arrivato a comprendere la mia unica lettura del mese.
Questo, tuttavia, non ha avuto solo effetti negativi (quali il ritardo nella pubblicazione di post ed il mio sconforto) ma anche effetti positivi! Ad esempio, una volta terminato il libro, ero ormai entrata nell'ottica completa della narrazione e sul finale ho provato un senso di perdita, volendo continuare a leggere le vicende relative alla protagonista del romanzo. Quindi posso dire di essermi molto affezionata a Rachel (la protagonista) e di aver provato per lei una forte empatia. 

Il romanzo racconta la storia di Rachel, una giornalista che cerca, dopo anni di studio e lavoro, il posto che le spetta nel mondo. La sua vita manca di alcuni tasselli, come ad esempio l'identità di quel padre che non ha mai conosciuto. Rachel partirà proprio da qui, cercando di costruirsi una vita, al di fuori del controllo iperprotettivo di sua madre. Purtroppo, però, dopo alcuni eventi traumatici e varie crisi di panico, Rachel si ritrova a passare sempre più tempo in casa fino a diventare una vera e propria reclusa. Questo fino a quando per una rara coincidenza, rincontra una persona del suo passato che l'aiuterà ad uscire dal baratro nel quale è caduta. Ma può veramente fidarsi di questa persona? Quali sono i suoi sopi? E perchè torna proprio ora? 

Inizialmente credevo che questo romanzo facesse parte della categoria riguardante i romanzi rosa, o quantomeno un romanzo leggero da poter leggere in un periodo intenso e pieno di impegni. Non sarei mai arrivata a pensare a tutti i colpi di scena che ci sarebbero stati nel finale! 
Per essere precisi, il romanzo è composto da tre parti. La prima parte mi è sembrata un po' lenta ma nel complesso è stata utile per comprendere a pieno la vita della protagonista e quello che le passava per la testa. Con il senno di poi sono sicura che se non ci fosse stata la prima parte, non si sarebbe compreso veramente il libro nella sua interezza. Per quanto riguarda la seconda parte, la cosa che ho apprezzato di più è stata come l'autore sia riuscito a far percepire il cambiamento interiore della protagonista. La terza parte, invece, è stata quella più sorprendente, si è cambiato il ritmo del racconto, spostando l'attenzione del lettore su dei nuovi aspetti che magari nelle prime due parti venivano trascurati. I colpi di scena, inoltre, si susseguivano in maniera strepitosa, senza lasciare un attimo al lettore per tirare un respiro di sollievo, se non dopo aver finito di leggere il racconto. 

Per quanto riguarda lo stile dell'autore l'ho trovato molto completo e soprattutto adeguato con i temi trattati. Ci sono stati dei punti dove non sono riuscita a staccarmi dalla lettura, e questo è dovuto oltre all'incredibile inventiva dell'autore anche al suo stile fluido e che non richiede una notevole concentrazione (aspetto fondamentale quando ad esempio ci sono molti riferimenti al passato o continui cambiamenti di narratore). 

Per concludere posso quindi riepilogare dicendo che questo romanzo è stato una bella scoperta e che lo consiglio a tutti coloro che hanno voglia di una lettura intrigante e che li lasci con il fiato sospeso. 
A presto!

sabato 6 ottobre 2018

Book Haul: Settembre

BOOK HAUL

Oggi, anche se con un po' di ritardo, riesco a fare finalmente il book haul di settembre. Premetto che settembre è stato un mese abbastanza intenso e con l'inizio della scuola, inoltre, i miei tempi di lettura si sono drasticamente ridotti...

In questo mese, i libri che ho acquistati sono stati solamente due. Entrambi sono stati presi sul sito della Feltrinelli per l'iniziativa dell'astuccio Feltrinelli in omaggio. Oltre a questi due libri ho acquistato anche un libro per mio padre, che desiderava da molto tempo.
Ci tengo a precisare, anche, che entrambi i libri sono stati acquistati con gli sconti delle diverse case editrici, e così sono riuscita a recuperarne un paio che desideravo avere da molto tempo.

"Molto forte, incredibilmente vicino" di Jonathan Safran Foer.
"A New York un ragazzino riceve dal padre un messaggio rassicurante sul cellulare: "C'è qualche problema qui nelle Torri Gemelle, ma è tutto sotto controllo". E' l'11 settembre 2001. 
Tra le cose del padre scomparso il ragazzo trova una busta col nome Black e una chiave: a questi due elementi si aggrappa per riallacciare il rapporto troncato e per compensare un vuoto affettivo che neppure la madre riesce a colmare. Inizia un viaggio nella città alla ricerca del misterioso signor Black: un itinerario ricco di incontri che lo porterà a dare finalmente risposta all'enigmatico ritrovamento e ai propri dubbi. E sarà soprattutto l'incontro col nonno a fargli ritrovare un mondo di affetti e a riaprirlo alla vita."
Avevo sentito parlare di questo libro un paio di anni fa, quando era stato pubblicato. Mi ero informata, documentata ed in men che non si dica, questo libro si è ritrovato a far parte della mia wishlist. Tuttavia, adesso per un libro fresco di stampa, adesso per un altro libro che desideravo leggere da tanto, questo rimaneva nascosto e semi-dimenticato. Fino a quando, in classe, la professoressa di italiano ci ha consigliato di leggere questo libro per il mese di settembre, appunto per la giornata dell'11 settembre. Quindi, da quel giorno, ho deciso di ordinarlo e adesso, non aspetta che essere letto. 

"D'amore si muore ma io no" di Guido Catalano.
"Raccontare un amore che nasce è quasi impossibile. Perché quando quel misto di fragilità, gioia e speranza ci invade, le parole mancano. Quasi sempre. Nel suo primo romanzo, Guido Catalano compie un piccolo miracolo: scrivendo la storia tenera e stralunata tra l'ultimo dei poeti e un'incantevole aracnologa ci fa emozionare, commuovere e divertire. E riconoscere, una volta per tutte, quanto è bello scoprirei ridicoli, se è per amore."
Per quanto riguarda questo libro, posso dire innanzitutto di averlo sentito nominare per la prima volta in una storia Instagram di Sofia Viscardi. Sapete già quanto mi sia piaciuto all'epoca il suo libro "Succede" e quindi, con il senno di poi, conoscendo già i suoi gusti letterari, sono andata quasi ad occhi chiusi, fidandomi completamente del suo giudizio, alla "conquista" di questo volume. Questo è il primo volume di Guido Catalano che compro, ed ho deciso di acquistare proprio questo libro poichè è un romanzo e non una raccolta di poesie (quasi tutti ormai, conoscete la mia ostilità nei confronti delle composizioni poetiche...). Il titolo mi intriga molto e credo che la lettura si rivelerà sia spensierata e magari a tratti anche allegra, che alquanto realistica. 

Questi sono i miei due acquisti per il mese di settembre, spero che in questo mese di ottobre, le cose vadano un po' meglio sul piano degli acquisti libreschi, anche se ho deciso di cercare di comprare meno libri per dare finalmente lo spazio che meritano ai libri che ho in casa. Perciò non stupitevi se in questi mesi i book haul saranno numericamente inferiori rispetto ai precedenti: è tutto sotto controllo (o almeno dovrebbe esserlo!). 

Per il momento questo è tutto, fatemi sapere se possedete uno dei due libri; se ne avete letto uno, non esitate a farmi sapere il vostro parere! A presto!

domenica 30 settembre 2018

Recensione: Quando tutto inizia

RECENSIONE


TITOLO: Quando tutto inizia
AUTORE: Fabio Volo
CASA EDITRICE: Mondadori
COLLANA: I MITI
PAGINE: 159
PREZZO: 7,90€

Chi mi segue sulla pagina Instagram del blog era già informato che il libro che stavo leggendo era questo. C'è stata tutta una varia trafila per quanto riguarda questo libro, ma alla fine sono riuscita a leggerlo. Era da un po' che lo avevo acquistato ed ero molto curiosa di leggerlo sia per le numerose recensioni positive che avevo letto sui vari blog, sia perchè una mia cara amica me lo aveva consigliato. 

Il libro racconta la storia di Silvia e Gabriele, lei sposata e con un figlio e lui single. Si incontrano in un modo strano e da quel momento non fanno altro che pensarsi e cercarsi, fino a quando il destino non li farà incontrare di nuovo cominciando a tessere la sua tela. 

Premetto dicendo che ho letto questo libro in meno di due giorni. L'ho iniziato sabato mattina in autobus e l'ho terminarlo alcuni minuti fa da sotto le coperte. Questo è il primo libro di Fabio Volo che leggo e provo delle sensazioni abbastanza contrastanti. 

La storia è di per sè semplice e lineare, senza molti colpi di scena o con dei punti di maggior suspance. Questo fatto, da un lato mi è piaciuto perchè rende la storia molto simile ad una possibile relazione nella realtà, ma il fatto di essere forse un po' troppo semplice, alla fine fine diventa un po' monotono. Certo, è bello leggere un libro che si possa avvicinare alla realtà però credo che sarebbe stato altrettanto bello con qualche colpo di scena in più. 

Un'altra cosa che non mi ha particolarmente colpito è stata la parte centrale. All'inizio ed anche verso la fine del libro c'era uno sviluppo della storia, ma per quanto riguarda la parte centrale mi è sembrata un po' statica. Questo non ha fatto annoiare molto in quanto, complessivamente, essendo un romanzo non molto lungo, la parte centrale comprendeva circa una sessantina di pagine. 

Una cosa bella, però, è stata che, nonostante lo sviluppo sia stato un po' troppo lineare, ho notato attraverso le pagine una graduale crescita del protagonista. Inizialmente ci viene presentato come un uomo che scappa da un matrimonio ma successivamente si diventerà spettatori della sua crescita interiore e di una sua rinascita.

Mi è piaciuto molto lo stile dell'autore che a tratti mi ricordava quello di Susanna Casciani. I periodi non erano molto lunghi e si comprendeva bene quello che l'autore voleva trasmettere (soprattutto riguardo ai sentimenti provati dal protagonista). Giusta anche la lunghezza dei capitoli. 

Nel complesso posso dire che il libro è una bella lettura da fare anche in momenti della giornata nei quali ci si vuole estraniare dalla realtà ma senza utilizzare un'elevata concentrazione che si dovrebbe riservare ad un romanzo complesso ed intricato, come appunto sui mezzi pubblici o la sera nel proprio letto caldo. 

E voi? Avete mai letto un libro di Fabio Volo, e se sì, quale? Avete un altro suo titolo da consigliarmi? Aspetto i vostri consigli! A presto!

venerdì 21 settembre 2018

Recensione: Anna

RECENSIONE


TITOLO: Anna
AUTORE: Niccolò Ammaniti
CASA EDITRICE: Einaudi
COLLANA: Einaudi Big
PAGINE: 304
PREZZO: 13,00€

Buongiorno a tutti! Siamo entrati ufficialmente in autunno! E con questo libro stupendo la giornata mi sembra persino migliore di come realmente è. Ho finito di leggere "Anna" stamattina in autobus e questo mi ha lasciata intontita per tutta la giornata. Ho trovato il libro veramente bello e sul finale non si poteva evitare di commuoversi.

Avevo in mente di leggere questo libro sin da quando lo avevo acquistato. Poi però, veniva sempre "superato" da un altro libro e rimaneva sempre lì nello scaffale, buono buono, aspettando pazientemente il suo turno. Se devo essere sincera al 100%, prima di iniziare questo libro ne avevo iniziato un altro. Questo, però, non mi ha colpita subito e mi sono accorda dopo le prime pagine che richiedeva un certo livello di attenzione, cosa che non si riesce facilmente a trovare in autobus alle 7 di mattina, perciò è tornato ad occupare il suo posto in libreria ed io mi sono finalmente decisa a prendere in mano Anna. 

Questo volume è il primo che leggo riguardo al celebre Niccolò Ammaniti. Ovunque, vedo esposto almeno uno dei suoi libri e sono veramente felice di aver letto come suo primo romanzo proprio questo. Adesso sono super invogliata a comprarne altri. 

Il romanzo è ambientato in una Sicilia completamente devastata da incendi e terremoti, derivati tutti dal rilascio di un virus mortale. La particolarità di questo virus però, è che non attacca tutta la popolazione, ma solo gli adulti, o come vengono definiti nel libro i Grandi. I bambini ne sono completamente immuni, questo dovuto ad un ormone che si sviluppa solo dopo la pubertà. Ed è così che incontriamo la nostra protagonista, dalla quale prende il nome il libro: Anna. Inizialmente nel romanzo viene narrata la storia della famiglia di Anna che, dopo la morte dei Grandi, si ritrova alle prese con il suo fratellino Astor. Cercherà di crescerlo proprio come avrebbe voluto sua madre, ma questo si rivelerà molto difficile in un paese dove il cibo scompare velocemente, la tecnologia perde tutta la sua funzionalità e delle bande di bambini sopravvissuti e tornati allo stato quasi primitivo invadono, saccheggiano e distruggono ogni cosa.

Appena iniziato questo romanzo mi sono subito trovata immersa nella storia, incuriosita soprattutto dalla inusuale ambientazione e dalla freddezza con la quale l'autore è riuscito a caratterizzare i vari luoghi e le varie scene in modo da far comprendere a pieno i sentimenti e le emozioni dei vari personaggi. Mano a mano che si continua a leggere, ci si ritrova catapultati in un mondo che assomiglia sempre più ad un mondo post-Apocalittico. 

Come sopra accennato mi sono piaciute molto le descrizioni. Erano crude, aspre, ed anche il linguaggio era ben scelto e adeguato ad una bambina di tredici anni. Dalle descrizioni del passato dei personaggi si riesce a comprendere molto sulla loro personalità e su come le scelte che fanno siano collegate con le esperienze da loro vissute. 

Il libro è, inoltre, carico di messaggi molto forti: innanzitutto fa riflettere sulla protagonista, ovvero su come una ragazzina riesca a provvedere al suo sostentamento e a quello di suo fratello. Inoltre, con le sue varie riflessioni, riusciamo ad entrare in sintonia con il suo modo di pensare e molte volte mi è capitato di provare a mettermi nei suoi panni. Un'altra cosa che traspare dal romanzo è la pietà che l'autore cerca di far provare nei confronti dei personaggi. Ed è proprio così che un cane descritto nei primi capitoli del libro come un cane rabbioso e molto violento, riuscirà a riscattarsi nella fine del romanzo occupando un posto d'onore nel cuore di ogni lettore. Un altro messaggio, è anche come la mente umana, soprattutto quella dei bambini, sia facilmente malleabile e di come possano sprigionarsi degli istinti primitivi nella vita di tutti i giorni. All'interno del romanzo il confine tra la vita e la morte non sarà nient'altro, infatti, che un lieve passaggio, il più delle volte sottovalutato o non preso in considerazione. Molti bambini provano gusto nell'uccidere o nel lottare, senza rendersi conto realmente di quello che fanno. Questo aspetto, mi ha fatto subito pensare ad un altro libro di formazione che avevo letto tempo fa ovvero "Il signore delle mosche" di William Golding. Ne "Il signore delle mosche" però non mi è sembrata di essere presente interamente nella lettura come in "Anna". 

Una cosa che mi è piaciuta molto, oltre a tutte quelle sopra elencate, è stata lo stile con il quale Ammaniti abbia scritto il romanzo. Il linguaggio non era nè scontato o debole, nè difficile o con periodi lunghi e complessi. Ho finito il libro senza che me ne accorgessi provando una strana tristezza per il fatto di dover abbandonare Anna e suo fratello Astor. Alla fine del libro erano diventati dei veri e proprio compagni, cosa che mi è successa solo in pochi altri libri.  

Consiglierei questo libro a tutte quelle persone che magari si sentono un po' giù di tono per riflettere sui messaggi della vita, e per apprezzarne ogni momento. Concludo dicendo che io ho amato questo libro e che spero piaccia anche a voi.

Mi raccomando, fatemi sapere quale libro di Ammaniti vi è piaciuto di più!  

venerdì 14 settembre 2018

Recensione: La principessa di ghiaccio

RECENSIONE


TITOLO: La principessa di ghiaccio
AUTORE: Camilla Läckberg
CASA EDITRICE: Marsilio
COLLANA: GialloSvezia
PAGINE: 464
PREZZO: 12.00€

Ed eccomi con una nuova recensione! Si, si, lo so che vi eravate subito abituati al fatto di trovarne una, o almeno un post, mediamente ogni settimana, ma come ben saprete... è ricominciata la scuolaaa! Non posso ancora credere che le vacanze siano ufficialmente terminate. Io ho ricominciato la scuola il 10 settembre e quindi è quasi una settimana che sono dietro il banco. I tempi di lettura si sono drasticamente ridotti: sono passati dall'occupare la maggior parte del tempo a casa ad occupare il viaggio di andata e di ritorno a casa in autobus (che comprende in totale un paio di ore al giorno). Essendo ancora agli inizi dell'anno scolastico e non avendo quel carico immane di compiti e progetti vari, riesco ancora a giostrarmi abbastanza bene con le varie letture ed i vari post, tuttavia, saranno sicuramente numericamente inferiori a quelli estivi. 
Comunque, bando alle ciance e cominciamo questa bella recensione. 

Quando dovevo scegliere quale libro leggere ero indecisa molto tra questo ed un altro romanzo così, per cercare di evitarmi di andare fuori di testa, ho deciso di fare un post sulla pagina Instagram del blog e... fare scegliere a voi! Il libro che ha ricevuto maggiori voti è stato appunto "La principessa di ghiaccio" di Camilla Läckberg. 

Questo libro racconta di Erika, una giovane scrittrice che, tornata nel suo paese di nascita per occuparsi di alcuni documenti dopo la morte dei propri genitori si trova immischiata nell'omicidio di una sua amica d'infanzia, Alexandra. Le indagini procedono molto lentamente e più vanno avanti più i misteri si infittiscono. Verranno scoperti tantissimi segreti che la popolazione di Fjällbacka ha a lungo taciuto e l'omicidio apparirà collegato ad uno strano caso di scomparsa risalente a quasi venticinque anni prima. 

Questo è il primo libro di Camilla Läckberg che mi capita di leggere. Ho sentito molto parlare di questa autrice soprattutto dopo la pubblicazione di "La strega" uno dei suoi volumi più famosi. All'inizio ero molto curiosa di leggere finalmente uno dei suoi libri e sono stata felice del fatto che, senza rendermene conto, ho iniziato proprio con il primo delitto di Fjällbacka. 

Il libro è stato molto interessante e nonostante la mole è volato abbastanza velocemente. I dialoghi sono pochi e quello che caratterizza molto il romanzo è, secondo me, la presenza di tante descrizioni: siano esse riferite a luoghi oppure a  personaggi. Questo mi ha aiutata molto ad immaginarmi i vari protagonisti e le diverse ambientazioni. Ogni personaggio veniva descritto con dei tratti particolari che ci aiutava ad identificarlo durante la lettura quando avvenivano dei cambi di punti di vista. 

Una cosa che inizialmente mi aveva abbastanza turbato, ma della quale mi sono in seguito abituata è la poca presenza di capitoli. In tutto il romanzo sono presenti solo tre capitoli che piuttosto dividono il romanzo in tre parti fondamentali. L'ultima parte inizia circa a metà del libro e termina alla fine.

Devo dire che all'inizio il libro mi sembrava un po' lento, questo dovuto al fatto delle lunghe descrizioni, ma al contrario di quanto ci si possa aspettare, non mi è sembrato per nulla faticoso continuare a leggere, dato che le descrizioni riguardavano la vita di personaggi sempre nuovi, e questo arricchiva sì la storia ma non la rendeva per niente noiosa o scontata.

Una piccola nota riguardo al finale: nel complesso un po' scontato. Nonostante durante il romanzo ci fossero alcune scoperte che non venivano rivelate (come ad esempio, un foglio rinvenuto nel cestino che lasciava la protagonista esterrefatta, ma che non veniva riferito al lettore se non dopo parecchio tempo) il finale, almeno per quanto mi riguarda era un po' scontato. Avevo dei sospetti già dalla metà del libro, ma avevo individuato il colpevole, quindi il finale, per me, non è stata una cosa molto eclatante.

In generale, però, il libro mi è piaciuto molto e credo che cercherò di comprare tutti i delitti di Fjällbacka, e si intende che quando dico cercherò, molto sicuramente lo farò! Voi avete letto o possedete qualche libro narrante un delitto di Fjällbacka? Me ne consigliate qualcuno? Quale vi ha colpito di più?

mercoledì 5 settembre 2018

Recensione: Il mio cuore cattivo

RECENSIONE


TITOLO: Il mio cuore cattivo
AUTORE: Wulf Dorn
CASA EDITRICE: Tea
COLLANA: I grandi Tea
PAGINE: 345
PREZZO: 12,00 €

Ho finito di leggere questo libro alcuni giorni fa, ma per motivi di tempo ed anche perchè il giorno che l'ho terminato ho dovuto preparare il book haul di agosto, ve ne parlo solo ora. 

Questo è il secondo libro di Wulf Dorn che io abbia letto. Qualche mese fa ho letto, infatti, "La psichiatra" il suo romanzo più famoso il quale mi era abbastanza piaciuto. Quindi, mi aspettavo anche per questo libro una lettura scorrevole, fluida ed intrigante. Purtroppo però, la storia non mi ha coinvolta molto, soprattutto nella parte iniziale dove dovevo impormi di andare avanti con la lettura poichè il ritmo era molto lento e ripetitivo.

Il romanzo racconta la storia di Dorothea, una ragazza di sedici anni. Una mattina Dorothea trova il suo fratellino Kai morto dentro la culla. La cosa che più la spaventa, però, è il fatto che non ricorda niente di quanto successo la sera precedente, quando era lei a dover badare al fratellino. Poco tempo dopo, Dorothea viene ricoverata in una clinica psichiatrica e da lì le cose per lei iniziano a degenerare. Dopo qualche anno e vari problemi sia familiari che sociali, Dorothea viene dimessa e si ritrova catapultata in una nuova casa nella cittadina di Ulfingen. Qui, una notte, farà uno strano incontro. Incontra, infatti, un ragazzo ferito nel proprio garage; tuttavia, al momento dell'arrivo delle forze di polizia, il ragazzo risulterà scomparso e tutti danno la colpa alle sue allucinazioni. Solo il giorno dopo, però Dorothea farà un'agghiacciante scoperta: il ragazzo da lei visto è morto prima del suo arrivo in paese. 

Al momento di acquistare il libro mi sono subito fatta trasportare dalla trama. Mentre lo leggevo però non mi sentivo parte della storia; era come se non riuscissi a farmi un'idea generale, sia dei personaggi che delle vicende che accadevano. 

Una cosa che mi ha destabilizzato molto,  e che in alcuni casi mi ha anche dato parecchio fastidio è stato il fatto di non avere basi su cui aggrappare le mie ipotesi. Essendo un thriller, infatti, c'erano delle indagini da parte della protagonista, ma fino alla risoluzione del caso non ero ancora riuscita a comprendere se il tutto fosse veramente reale o solo frutto delle allucinazioni da parte della protagonista. Essendo un thriller psicologico, c'era da aspettarselo, ed anche conoscendo il modo di scrivere dell'autore, era alquanto scontato che tutte le sicurezze del lettore sarebbero state ribaltate, però in alcuni casi era addirittura frustrante per me non sapere a che cosa credere o meno. Questa cosa, sono abbastanza sicura che sia stata intenzionalmente fatta dall'autore, ovvero magari voleva che noi ci sentissimo come la protagonista che era alquanto scossa, impaurita, arrabbiata con gli altri che non le credevano, ma al tempo stesso non sicura al 100% di ciò che i suoi occhi vedevano. Forse è stato proprio questo fatto a condizionarmi durante tutta la lettura ed a non farmela apprezzare a pieno. 

Detto questo, la lettura, anche se continuata a stento, si è rivelata abbastanza bella, senza tanti colpi di scena tranne che nel finale, che ha avuto un completo capovolgimento delle mie, seppur blande, ipotesi.

Voi avete letto questo libro? Cosa ne pensate? Qual'è il libro che più vi è piaciuto di Wulf Dorn? Fatemi sapere!

lunedì 3 settembre 2018

Book Haul: Agosto

BOOK HAUL

Anche agosto è ormai finito e tra poco si ricomincia con la solita routine: scuola, lavoro, compiti, impegni e chi ne ha più ne metta... Però con settembre iniziano a tornare anche le giornate piacevoli, trascorse con i colleghi di lavoro o con i compagni in classe. Iniziano a tornare i piumini, e con essi le nuove serie TV da guardare al caldo, magari anche con una bella cioccolata fumante accanto. Cominciano a tornare gli acquazzoni e le corse sotto la pioggia per arrivare a casa. Torneranno le docce calde dove tutti ci sentiremo più rilassati, e magari canteremo anche un po', chissà... Ma soprattutto, tornerà il fuoco nel camino e i libri letti, amati, contemplati sulla poltrona al caldo di un plaid o semplicemente con un micio accanto. Insomma, si tornerà alla regolarità... o almeno si spera! 
Dopo questo momento di riflessione (ogni tanto ci vuole!😉) posso ufficialmente dichiarare chiuso il periodo dei libri letti davanti al ventilatore perchè il caldo è insopportabile o quello con le zanzare che ti ronzano nelle orecchie, ed aperto il periodo del gatto usato come scaldino😃. 
Ma adesso, prima di guardare ancora avanti, devo fare un passo indietro per mostrarvi tutti i miei acquisti del mese di agosto! 

Devo ammettere che fino a circa il 20 di agosto non avevo comprato nessun libro, e questo anche dovuto al fatto che non sono stata a casa e che per svariati motivi non sono riuscita a passare in nessuna libreria. Inizialmente ero preoccupata perchè non sarei riuscita a farvi il book haul, ma anche perchè, nel caso ci fossi riuscita, sarebbero stati pochi volumi... 
Tuttavia, una volta tornata a casa, mia madre ha deciso di organizzare un weekend fuori porta per il compleanno di mio padre, ma date le condizioni di salute precarie di mia nonna, che era in ospedale, abbiamo deciso una destinazione abbastanza vicina ma che potesse accontentare un po' tutti... indovinate? Per quanti hanno detto Roma, vi comunico che è la risposta corretta! Eh già, abbiamo deciso di andare a Roma, e, quando io vado a Roma, non può mancare la visita da... Libraccio! Ed è così che ho fatto un bel bottino che, se non mi dilungassi come mio solito, vi avrei già mostrato. Chi mi segue sulla pagina Instagram, avrà sicuramente già visto tutti i miei post o storie, e quindi sarà già un po' avvantaggiato ma... niente paura, iniziamo!

I primi cinque libri che vi mostrerò sono stati acquistati da Libraccio:

"Corsa verso il baratro" di Elizabeth George.
"Come ogni mattina, malgrado il freddo, Elena Weaver, giovane e bella studentessa del St. Stephen's College di Cambridge, esce all'alba per andarsi ad allenare lungo il fiume. Qualcuno, però, la sta aspettando. Un delitto assurdo, perpetrato con spietata ferocia. Elena, benchè sordomuta, era piena di vita, di sensualità e al tempo stesso di innocenza che nessuno riesce a spiegarsi una fine tanto orribile. La tragedia ha un impatto devastante sul mondo dorato del college inglese, cui appartiene anche il padre della ragazza, stimato professore che aspira a una cattedra di prestigio. E forse la verità va ricercata proprio in quell'universo rarefatto, oltre che nella cerchia familiare. Il college chiama in causa New Scotland Yard, e tornano in scena l'ispettore Thomas Lynley e il sergente Barbara Havers, pronti a rovistare negli armadi più oscuri dell'esclusivo ambiente di Cambridge, sicuri di trovarvi, fra ampie toghe e letture shakespeariane, ben più di uno scheletro. Ma incontrano subito grossi ostacoli, primo fra tutti la difficoltà di inquadrare la personalità della vittima."
Mi sono trovata con questo libro in mano mentre cercavo in una parte con le super offertissime nuove. Ho comprato questo libro quasi a metà del suo prezzo iniziale ed è nuovo. Come essere più felice di così?

"Il giardino di pietra" di Kjell Eriksson. 
"E' una calda giornata di giugno, Josefin Cederén cammina con la figlia Emily lungo la strada di un quartiere residenziale di Uppsala, quando improvvisamente una macchina le investe con violenza, uccidendole. Quello stesso giorno, scompare Sven-Erik Cederén, marito e padre delle due vittime, ora principale sospettato del duplice omicidio. Ma davvero si è trattato di un dramma privato? E' possibile che un uomo arrivi ad annientare la propria famiglia? Alla guida delle indagini, Ann Lindell, trentacinque anni, da quindici all'anticrimine di Uppsala, non ne è del tutto convinta. C'è anche un'altra pista che si fa strada: Cederén potrebbe essere coinvolto in un clamoroso scandalo farmaceutico internazionale. Impegnata nelle ricerche con la determinazione che la distingue, Ann intanto sente sempre più forte il desiderio di una vita normale, ma proprio quando è convinta che le cose comincino a girare nel verso giusto, si trova improvvisamente davanti a una scelta decisiva che rimette tutto in discussione."
Questo libro, invece, mi ha attratta molto per la sua trama. Inoltre, anche questo lo ho pagato a metà prezzo nonostante fosse nuovo, e quindi un altro motivo per portarlo a casa con me. 

"Parla con i morti" di Harry Bingham.
"Fiona Griffiths, giovane detective della polizia di Cardiff, qui al suo primo caso, ha l'incredibile capacità di sviluppare un rapporto comunicativo con i defunti: proprio come se riuscisse a parlarci. Duplice omicidio: una giovane donna e la figlia di sei anni sono trovate uccise in un appartamento dei quartieri malfamati di Cardiff, nel Galles. La casa è in condizioni terribili, eppure nell'angolo di una stanza giace la carta di credito di un miliardario scomparso sei mesi prima in un incidente aereo. Del caso viene incaricata l'agente investigativo Fiona Griffiths, da poco arrivata in polizia. Fiona è sicura che la morte di madre e figlia sia solo la punta dell'iceberg di un mistero ben più complesso, e si getta a indagare su quella che si rivelerà poi una terrificante realtà. Ma anche Fiona ha tanti segreti da nascondere, reduce com'è da un pesantissimo esaurimento nervoso; e, mentre lei stessa cerca di dare un senso logico alla bizzarra scena del crimine, è al lettore che spetta ricostruire come in un puzzle le parti mancanti del passato della detective. Perché Fiona è così affascinata dai morti da pensare di poterci parlare?"
Questo volume l'ho acquistato a metà prezzo essendo usato. Come constato ogni volta, i libri usati da Libraccio sono sempre quasi come nuovi. Vengono sottoposti sempre ad un'analisi accurata ed il cliente rimane sempre soddisfatto. Questo volume, tranne per delle pieghe sulla costina laterale (normalissime per il formato tascabile) è praticamente nuovo. Incuriosita molto anche dalla trama, non ho potuto che prendere anche lui.

"Tutti i bambini tranne uno" di Philippe Forest.
""Il lungo anno in cui morì nostra figlia fu il più bello della mia vita." Una frase così, la può dire solo un padre: un padre sfacciatamente innamorato, arrogante, disperato, esibizionista, inerme, sarcastico, corazzato di tutta l'eloquenza della lingua francese. Philippe Forest ci racconta la vita e la morte di Pauline dal primo all'ultimo giorno. Pauline è una bambina di tre anni che ha un lieve dolore al braccio sinistro. Il pediatra, un po' preoccupato, le prescrive una serie di analisi. Si tratta di un cancro rarissimo che si diffonde rapidamente e le fa gonfiare l'arto. I genitori, Alice e Philippe, seguono costernati l'ingranaggio clinico. Dopata di morfina, la bimba subirà un'operazione... è un successo di breve durata, la "pallina" torna e con essa il dolore. Dopo il calvario di più ospedalizzazioni risulta che il male ha raggiunto un polmone. Una seconda operazione riesce, ancora una volta, a sopprimere il tumore e tuttavia "il cancro era come una fiamma che correva su un grande foglio di carta". Si estende all'altro polmone, impedisce alla bimba di respirare. Stavolta è veramente la fine, è soltanto una questione di ore, di minuti. I genitori assistono alla morte della loro unica figlia. Questa la trama, fredda, spietata. Philippe Forest non lo è. Con una scrittura vibrante e poetica racconta le giornate di vacanza con Pauline, i suoi giocattoli preferiti, le fiabe condivise, la pazienza e il coraggio di quella creatura, la sua maturità di fronte al dolore e all'impensabile. Intreccia e fonde questa storia con la storia della letteratura, lascia che venga sbranata dalla letteratura proprio perché ha imparato che i corpi amati scompaiono, mentre le parole che verranno fabbricate dopo la morte non salvano e non abbelliscono nulla." 
Questo libro ha avuto una diffusione pazzesca ultimamente, dopo che la casa editrice Fandango Libri, gli ha regalato una nuova copertina. Apparso mille e mille volte su Instagram e con un successo clamoroso, è tornato sugli scaffali di tutte le librerie. Avevo già da diverso tempo programmato di comprarlo e quando l'ho trovato da Libraccio usato ma in perfette condizioni (sembra completamente nuovo) l'ho subito preso, e non me ne pento. Non vedo l'ora di leggerlo.

"Bella mia" di Donatella Di Pietrantonio.
"Ritrovarsi alle prese con un adolescente taciturno e scontroso che è quasi uno sconosciuto, improvvisarsi madre quando quell'idea di sé era già abbandonata da tempo. È ciò che succede a Caterina, la protagonista di questa storia di intensità e dolore implacabili, quando Olivia, la sorella gemella che sembrava predestinata alla fortuna, rimane vittima del terremoto dell’Aquila lasciando il figlio Marco semiorfano. Il padre, musicista di fama, vive a Roma e non sa come occuparsene, perciò tocca a Caterina e alla madre anziana prendersi cura del ragazzo, mentre cercano di dare forma a un lutto schiacciante. Ed è in questo adattamento reciproco, nella nostalgia dei ricordi, nei piccoli gesti gentili o nelle attenzioni di un uomo speciale che può nascondersi l’occasione di una possibile rinascita. Bella mia, titolo ispirato a una canzone abruzzese dedicata alla città dell’Aquila, è un romanzo che parla con straordinaria forza poetica dell’amore e di ciò che proviamo nel perderlo. Ma soprattutto della speranza e della ricostruzione: la ricostruzione di una città squassata dal sisma e la ricostruzione ancora piú faticosa della fiducia nella vita. Il libro, uscito nel 2013 e già candidato al Premio Strega, è stato vincitore del Premio Brancati e del Premio Vittoriano Esposito: ora torna con una nuova veste e una inedita postfazione dell'autrice."
Questo libro lo ha acquistato mia madre, sempre da Libraccio, era da molto tempo che lo stava cercando e, come me, è stato molto contenta di riuscirlo a trovare tra gli scaffali. Conto di leggerlo anch'io.

I prossimi due libri che vi mostrerò, li ho comprati sempre a Roma durante il weekend ma non da Libraccio, bensì dalla libreria Feltrinelli presente nella Galleria Alberto Sordi:

"Formicae" di Piernicola Silvis.
"La voce al telefono dice che Livio Jarussi, il bambino scomparso da due anni, è vivo e sta bene. Aspetta soltanto di essere riportato a casa, dai suoi genitori. Quando la polizia arriva nel luogo indicato dalla voce anonima, una discarica alla periferia di Foggia, trova una scena sconcertante. Qualcuno ha allestito un terribile quadro rituale. Sepolto malamente tra i rifiuti c'è il corpo di Livio. Sulla misera tomba, come un lugubre ornamento, si alza una croce di legno e ferro. Per Renzo Bruni, alto funzionario del Servizio Centrale Operativo, questo ritrovamento significa tornare a occuparsi di un caso che più di ogni altro l'ha tormentato in passato, come poliziotto e come uomo, di un caso dove ritrova un suo fiero avversario, Zio Teddy, in una partita a due, giocata con gli strumenti del male."
La prima cosa che mi ha colpito di questo libro (anche se così non dovrebbe essere...) è stata la copertina. I colori giallo e nero mi hanno subito attirata, ed una volta letta la trama di copertina, sono rimasta veramente con la voglia di vedere come si sarebbe svolto il caso. Anche questo libro ha avuto nel complesso un grande successo e per questo motivo ho deciso di dargli anche io un'opportunità. 

"Nero di luna" di Marco Vichi.
"Emilio Bettazzi giovane scrittore di Firenze va ad abitare in una grande casa in campagna che un suo amico, prima di morire, aveva preso in affitto. E' convinto che sulle bellissime colline del Chianti riuscirà a scrivere un romanzo. Ma fin dai primi giorni gli succedono strane cose. Sente le voci concitate di un litigio provenire da una villa che, a detta di tutti, è abbandonata da anni. Vede nella notte una sagoma umana mezza nuda che corre nei campi. E scopre che da tempo si verificano stragi di galline e conigli che nessuno sa spiegare, nemmeno i carabinieri. Emilio cerca di venire a capo di quei misteri, facendo domande, raccogliendo storie, scrutando volti e gesti, fino a spingersi di notte dentro la villa e nei boschi. Quello che scoprirà lo lascerà sbalordito, ma lo legherà per sempre a quei luoghi."
Anche qui un merito particolare va alla casa editrice per la copertina che a me piace tantissimo, inoltre, mi sono appena resa conto che entrambi i volumi acquistati quel giorno dalla Feltrinelli, hanno come colori principali sulle copertine il giallo ed il nero. Vabeh, quel giorno ero in vena di questi due colori. A voi capita qualche volta di acquistare diversi libri e poi rendervi conto che i colori sulle copertine si somigliano? Fatemelo sapere!

Quest'altro libro, invece, l'ho comprato proprio qualche giorno fa, andando nella mia libreria di fiducia. 

"Ogni nostra caduta" di Dennis Lehane.
"Rachel Childs ha tutto ciò che aveva sempre desiderato. E sta per perdere ogni cosa. Dopo anni di studio e duro lavoro, mossa costantemente da un animo indagatore, Rachel riesce a diventare una giornalista di successo. Donna tormentata e imprevedibile, ha ancora addosso il peso di un'ingombrante figura materna, insieme al mistero mai risolto sull'identità del padre. Ma ha raggiunto un equilibrio e la sua vita procede felicemente. Fino al crollo. A seguito di un'umiliante crisi di nervi, traumatizzata, si ritrova a vivere come una reclusa, abbandonata da tutti. E' un evento inatteso in una sera di pioggia a stravolgere profondamente la visione che Rachel ha di se stessa, oltre che la sua vita privata. Un incontro con un uomo che torna dal suo passato e che l'aiuta a risollevarsi dal baratro in cui è prigioniera. Ma proprio quando si sente di nuovo sulla vetta, Rachel scopre di trovarsi in realtà sull'orlo di un precipizio ancora più spaventoso. Attirata in una trama intessuta nell'inganno, Rachel dovrà trovare dentro di sé la forza per affrontare le sue più grandi paure e accettare verità che non avrebbe mai potuto immaginare."
Al momento di acquistare questo libro non ne ero convinta al 100%, però mi sono detta: "Massì, compriamolo" e mi sono ritrovata con un nuovo acquisto. Già adesso, però, rileggendo la trama, mi sembra sempre più intrigante e magari anche utile per staccare ogni tanto dalla lunga serie di thriller che sto leggendo ultimamente.

Questo era l'ultimo libro che ho acquistato nel mese di agosto. Spero che i libri che vi ho mostrato vi possano essere stati utili a scoprire nuovi titoli oppure a decide finalmente ad acquistare un libro che volevate da un po' di tempo. Io sono contenta di tutti gli acquisti fatti. E voi? Vi sentite fieri dei vostri acquisti e delle vostre letture fatte in questi mesi estivi? Fatemelo sapere nei commenti!