domenica 18 novembre 2018

Recensione: Nero di luna

RECENSIONE

TITOLO: Nero di luna
AUTORE: Marco Vichi
CASA EDITRICE: Guanda Editore
COLLANA: Tascabili
PAGINE: 247
PREZZO: 11.00€

Eccomi finalmente tornata con una nuova recensione tutta per voi! Cercherò di essere un po' più costante con le letture e quindi anche con le recensioni, perciò rimanete sintonizzati! 

Ma adesso andiamo a parlare più nello specifico di questo romanzo. Acquistai questo volume durante un viaggio con i miei genitori in una libreria di Roma perchè ero rimasta molto affascinata dalla trama: insolita e carica di suspance. Una volta a casa, non vedevo l'ora di leggerlo, ma davo (come sempre) priorità ad altri libri e questo rimaneva buono buono nel suo posticino in libreria. Un giorno però ho deciso che avrei letto proprio lui. Questo è il primo romanzo di Vichi che leggo. Mi sono accorta solo dopo averlo comprato, leggendo la sua bibliografia, che ha una lunga carriera alla spalle, con un sacco di libri pubblicati per diverse case editrici.  Lo iniziai di sera e mi ricordo di aver letto più di 50 pagine. All'inizio lo trovavo intrigante ed al tempo stesso inquietante. Tuttavia con l'avanzare della lettura, nei giorni successivi, mi ritrovavo a pensare ad altro e a non concentrarmi a pieno sulla lettura, trovandola a tratti pesante, ripetitiva e poco scorrevole. 

Il libro parla di un scrittore; Emilio Bettazzi, che dopo la morte di un amico si trasferisce nella casa che quest'ultimo aveva affittato. Si trova così a trasferirsi da Firenze alle campagne del Chianti. Qui, è convinto di riuscire a ascrivere il suo miglior romanzo, ma dal suo arrivo, in città iniziano a succedere strane cose come delle voci provenienti da una casa abbandonata, figure umane che corrono nella notte e stragi di polli e conigli. Il paese è in subbuglio e Bettazzi decide di far chiarezza su questi avvenimenti, trovandosi più volte in pericolo. 

 Nel complesso ho trovato la trama un po' debole e in alcuni punti, come predetto, un po' lenta. Avevo voglia di leggere il romanzo per vedere l'evolversi della situazione però c'erano momenti in cui non mi sentivo presa e dovevo interrompere la lettura. Una cosa che non mi ha aiutata particolarmente è stato il fatto che il romanzo non fosse diviso proprio in capitoli ma solamente in parti, con ellissi di tempo o cambi di scenografia. 

Lo stile dell'autore però posso dire che fosse abbastanza lineare e senza parole troppo difficili o articolate. Un'altra cosa che non mi è particolarmente piaciuta, anzi in alcuni tratti mi dava proprio fastidio, sono stati i frequenti rimandi erotici da parte del protagonista ad alcune donne incontrate  in città. 

Nessun evento straordinario nemmeno nel finale della storia, dove mi aspettavo qualcosa di più. Secondo me, infatti, il finale di questa vicenda poteva rivelarsi il punto focale di tutto il racconto, conferendo all'intero libro la vena del soprannaturale, invece, si è rivelato come un normale finale, con punti crudi, ma alquanto necessari trattandosi di un libro noir.

Per concludere posso dire che aspetterò un po' magari prima di comprare un nuovo libro dell'autore, anche per abituarmi un po' di più a leggere il genere noir...
Voi che ne pensate, invece? Avete letto uno dei suoi tanti volumi? Quale vi è piaciuto di più e quale, se c'è, di meno? Che idea avete di lui nel complesso? C'è qualche suo titolo che mi consigliate?
Aspetto vostre risposte nei commenti!

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