lunedì 2 luglio 2018

Book Haul: Giugno

BOOK HAUL 

Oggi decido di iniziare questo book haul con una domanda pertinente al tema: si dice Book Hall oppure Book Haul? Mi sono posta questa domanda diverse volte ultimamente. Tempo fa vedevo scritto solo Book Hall, mentre adesso trovo spesso Book Haul. Sono due cose diverse oppure si può chiamare in due modi? Vi assicuro che su questa domanda mi ci sono scervellata un bel po' perciò, dato che ormai vi siete abituati ai miei modi un po' strani😄,  volevo chiedervi se ne sapete qualcosa di più in merito. Detto ciò, chiudendo questa parentesi, passiamo ai nuovi acquisti di giugno!
In questo mese non si sono registrati, da parte mia picchi di acquisto compulsivo, ma nonostante questo ci sono abbastanza volumi nuovi per farmi felice.  
Comunque credo che tutti gli sforzi che ho fatto a giugno per non acquistare una marea di libri, verranno resi vani durante il mese di luglio, dato che sono in offerta al -25% i libri Tea e quelli Pickwick, che sono quelli più numerosi nella mia wishlist.😇

Ma adesso... iniziamo!

I primi tre libri che vi mostrerò li ho acquistati principalmente per un motivo: prendendone tre li avrei pagati solamente 9.90€! Ovviamente ne ho scelti quelli che mi attiravano di più... Non potevo farmeli sfuggire! 

"Il giocattolaio" di Stefano Pastor.
"Non si sa molto del passato di Massimo, il bambino di 11 anni appena arrivato nel Quartiere. Accolto in casa dello zio, alcolizzato e violento, Massimo ha subito l'impressione di essere precipitato all'inferno. Ma il male, quello vero, non si annida tra le mura domestiche. C'è qualcosa, infatti, nel Quartiere; un'energia malefica che si sente sulla pelle, che s'intuisce ma non si vede tra i palazzoni abbandonati e le vie semideserte di quest'area suburbana depressa e grigia, dove diversi bambini sono recentemente spariti senza lasciare traccia. La paura del mostro scivola sulle coscienze degli adulti, arroccati nella loro irriducibile distanza rispetto al mondo dell'infanzia. Soltanto Peter, il gentile titolare di un banco di pegni zeppo soprattutto di giocattoli, sembra in grado di colmare quella distanza e di comunicare davvero con i desideri e le paure dei bambini. Quando il cadavere di uno di questi viene rinvenuto con i segni di orribili torture, i sospetti si concentrano sul giocattolaio. Massimo si rende conto che il prossimo a sparire sarà proprio lui, è la vittima perfetta, quella designata. Nessuno è in grado di aiutarlo, nessuno è in grado di impedire che si compia il suo destino. Nessun adulto, almeno. Ne "Il giocattolaio", romanzo d'esordio di Stefano Pastor, la presenza del male s'insinua nella frattura tra il mondo dei grandi e quello dei piccoli, nutrendosi dei sogni agitati dell'infanzia, per poi balzare nella realtà e diventare qualcosa di concreto, tangibile."

"La scuola dei giochi segreti" di Rebecca Coleman.
"Maryland, tardi anni Novanta. Nel cortile di una scuola Waldorf, tra precetti di Rudolf Steiner, insegnanti impettiti e sciami di adolescenti, l’incontro tra chi mai e poi mai avrebbe solo dovuto sfiorarsi. Lei, Judy McFarland, è una maestra d’asilo quarantatreenne dai sogni arenati e una livida vita coniugale che da tempo ha tragicamente rinunciato a se stessa; lui, Zach Patterson, è uno studente di sedici anni dalle maniere impertinenti, diviso tra una madre piena di mancanze e la gran fatica di essere il nuovo arrivato in città. Se il loro passo dall’amicizia alla relazione è breve e deciso, quello che li condurrà a un’ossessione fatale sarà una corsa a perdifiato nei campi incolti di vecchi, oscuri ricordi e dell’inconsapevolezza che, dopotutto, quella relazione non è che l’ultimo di una serie di segreti. La scuola dei giochi segreti è una spiazzante storia di frustrazione suburbana, densa di solitudine, imprudenza, desiderio che spoglia della ragione e voglia disperata di tornare indietro e rifare tutto diversamente"

"Difesa d'ufficio" di Claudio Rea.
"Una giovane e attraente infermiera viene arrestata con l'accusa di aver ucciso un anziano ricoverato nel reparto d'ospedale in cui lavora. Incalzata dal pubblico ministero, la notte dell'arresto la donna confessa altri cinque omicidi: in tutti i casi la morte è stata provocata da un'iniezione fatale di aria nelle vene. Viene convocato in questura un penalista di provincia come difensore d'ufficio a pochi minuti dalla scadenza del suo turno di reperibilità: quindici minuti dopo o la linea telefonica occupata, il caso sarebbe passato a un altro collega, quasi fosse destino. Questo romanzo, ispirato a una vicenda realmente accaduta, racconta la storia di una serial killer, la vita di una donna fragile, dipendente dagli psicofarmaci, ma implacabile, il suo difficile rapporto con una madre ossessionata dalla morte, il suo fascino ambiguo e irresistibile, i delitti commessi e il processo che ne è seguito. E racconta la storia di un avvocato brillante, che vede accendersi su questo processo le luci dei media e ne intuisce l'opportunità, accettando una grande sfida forense e umana. La sua cliente sta mentendo a tutti e forse anche a se stessa? Che cosa ha realmente fatto? E che cosa ha inventato? "Difesa d'ufficio" narra la disperazione di una donna e la capacità di un uomo di conquistarne la fiducia, lo svolgimento di un processo pieno di contraddizioni e colpi di scena, l'avvicendarsi dei sentimenti e delle menzogne, degli accertamenti medico-legali e delle indagini psichiatriche."

"Quando meno te lo aspetti" di Chiara Moscardelli.
"La protagonista è Penelope Stregatti, barese trapiantata a Milano, addetta stampa nella multinazionale di pannolini Pimpax Spa. Penelope ha una laurea, due master, un piccolo gruppo di amici fidatissimi, una nonna cartomante e una lista di sogni (ma non ne ha realizzato nemmeno uno). Tra tutti, desidera l'amore con la A maiuscola e incrocia solo uomini in cerca di sesso con la esse minuscola, ma va avanti pensando che prima o poi le accadrà qualcosa di speciale. E così, quando investe con la bicicletta il bellissimo Alberto Ristori, capisce che questo qualcosa è arrivato. Un mese dopo si presenta alla Pimpax Spa un consulente incaricato di sanare l'azienda: Riccardo Galanti. Ma Penelope sa che sta mentendo, quell'uomo lo conosce: è Alberto Ristori. Perché ha cambiato nome? Perché dice di non averla mai incontrata? Cosa nasconde quest'uomo così affascinante e tenebroso? A Penelope non resta che scoprirlo..."
Ho deciso di acquistare questo libro per il semplice fatto di averlo visto su diverse liste di libri consigliati per l'estate. Già inizialmente ero curiosa, poi ricevendo anche diverse conferme, mi sono decisa ad acquistarlo. Adesso non mi resta che leggerlo!

"Eleanor Oliphant sta benissimo" di Gail Honeyman.
"Mi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: benissimo. Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse è perché io dico sempre quello che penso. Ma io sorrido, perché sto bene così. Ho quasi trent'anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate, la mia passione. Poi torno alla mia scrivania e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient'altro. Perché da sola sto bene. Solo il mercoledì mi inquieta, perché è il giorno in cui arriva la telefonata dalla prigione. Da mia madre. Dopo, quando chiudo la chiamata, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perché io non lo permetto. E se me lo chiedete, infatti, io sto bene. Anzi, benissimo. O così credevo, fino a oggi. Perché oggi è successa una cosa nuova. Qualcuno mi ha rivolto un gesto gentile. Il primo della mia vita. E questo ha cambiato ogni cosa. D'improvviso, ho scoperto che il mondo segue delle regole che non conosco. Che gli altri non hanno le mie stesse paure, e non cercano a ogni istante di dimenticare il passato. Forse il «tutto» che credevo di avere è precisamente tutto ciò che mi manca. E forse è ora di imparare davvero a stare bene."
Questo è stato un regalo da parte di mia madre. Un giorno è uscita per andare a fare la spesa ed una volta tornata, mentre sistemava la spesa, mi porge questo libro dicendomi di aver fatto una piccola deviazione in libreria, dove, sotto stretto consiglio della libraia, mi ha comprato questo libro. Io non avevo mai sentito parlare di questo libro, ma da lì a qualche giorno questo libro si è cominciato a diffondere sul web e da allora ho visto tutti parlarne benissimo e quindi sono felice che mamma mi abbia comprato proprio questo libro. 

"La voce dei morti" di Simon Beckett.
"A prima vista avrebbe potuto essere qualsiasi cosa - una pietra, una radice imputridita - fino a quando non ci si avvicinava. Era una mano in decomposizione, con le ossa visibili attraverso brandelli di carne, quella che spuntava dalla terra bagnata." Tutti erano sicuri si trattasse di una delle vittime adolescenti di Jerome Monk, il serial killer delle brughiere del Dartmoor, e che ci fossero solo altre due vittime da ritrovare, le gemelle Bennett. Le ricerche non avevano tuttavia dato frutti, e con Monk al sicuro dietro le sbarre, si erano presto arenate. Per l'antropologo forense David Hunter, e per tutta la squadra che aveva lavorato al caso, la vita era andata avanti. E il sonno eterno delle gemelle era continuato indisturbato. Adesso, a otto anni dal ritrovamento di quel cadavere seppellito nella brughiera, si apre però uno scenario da incubo. Monk è fuggito di prigione e per qualche oscuro motivo sembra dare la caccia a chiunque abbia partecipato a quelle infruttuose ricerche. Hunter, tornato nelle brughiere del Dartmoor in risposta a una disperata richiesta di aiuto, si rende conto lentamente che nulla è come sembra. Mentre la spirale di violenza innescata da Monk si stringe intorno a lui, appare sempre più evidente che il passato non è affatto morto e sepolto."
Ho comprato questo libro durante un weekend fuori porta con i miei genitori. Stavamo passeggiando quando ho visto una libreria sulla nostra strada, ovviamente conoscendomi l'avrete già capito, sono entrata. Dopo un iniziale giro di perlustrazione ho iniziato a leggere titoli e trame di copertina fino a quando mi sono ritrovata questo volume in mano. Decisa ad acquistarlo mi sono diretta alla cassa. Lì, il commesso mi ha proposto di acquistare al posto di "La voce dei morti" il primo volume delle indagini di "David Hunter" per comprendere meglio la storia dei protagonisti principali, ovvero l'antropologo forense e la sua squadra. Tuttavia, anche leggendo la trama del primo libro, non mi attirava tanto come quella di "La voce dei morti" così ho comprato questo, promettendogli che se mi fosse piaciuto avrei iniziato la serie da capo. 

E questo era l'ultimo libro acquistato nel mese di giugno... Potrete trovare tutti gli aggiornamenti sui miei futuri acquisti mano a mano che li faccio sulle pagine social del blog! Vi aspetto!

1 commento:

  1. In effetti anche io avevo fatto questa riflessione, ma non avendo trovato fonti attendibili mi ero mantenuta sul vago. Adesso, dato che comunque anche altre persone oltre a te mi hanno dato questo consiglio, credo che li chiamerò, appunto, Book Haul.
    Grazie mille Astrid30!

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