mercoledì 23 maggio 2018

Recensione: Tredici

RECENSIONE

TITOLO: Tredici
AUTORE: Jay Asher
CASA EDITRICE: Mondadori
COLLANA: Oscar Mondadori
PAGINE: 206 (+28 speciali)
PREZZO: 13,50€

Ho iniziato questo libro con tante aspettative, ne avevo sentito parlare ovunque: su Internet, su Youtube, su varie pagine di libri. Poi se ne era riparlato nuovamente quando erano stati venduti i diritti per farci una serie TV. Allora ho deciso di acquistarlo, tuttavia non volevo leggerlo subito perchè ne sentivo parlare dappertutto e non volevo che la mia opinione fosse condizionata dalle altre recensioni, perciò ho aspettato prima che le acque si calmassero un po'. Questo fino a qualche giorno fa quando ho sentito che era iniziata la seconda serie. Purtroppo non avendo Netflix mi resta un po' difficile da vedere e quindi ho deciso di leggere il libro. 

Come credo che tutti sappiano, il romanzo racconta la storia di Hannah Baker. Hannah decide di suicidarsi, ma prima di farlo, decide di registrare delle cassette da poi spedire alle persone presenti su una lista, da lei stessa compilata, con tutte le ragioni che l'hanno portata al suicidio. Il libro inizia quando Clay, un giovane adolescente dalla reputazione impeccabile, riceve queste cassette. Inizialmente pensa che si tratti si un errore non avendo quasi mai avuto a che fare con la suddetta Hannah poichè ne era innamorato perso dalla prima liceo e non trovava quasi mai il coraggio di parlarle. Inizia ad ascoltare le cassette. Ad esse è collegata anche una mappa dei luoghi dove sono successe le cose di cui Hannah parla. Clay decide così di ripercorrere tutto il percorso emotivo di Hannah, durato tre anni, e durante il quale Hannah non faceva che peggiorare sempre di più. 

Il libro mi è piaciuto molto, oltre per il contenuto, soprattutto per il modo in cui l'autore ha deciso di scriverlo. La narrazione, infatti, era dal punto di vista di Clay ma veniva sempre intervallata dalla voce di Hannah proveniente dalle cassette che Clay ascoltava. Scrittura impeccabile, semplice, molto lineare e scorrevole. Le tematiche molto attuali danno, inoltre, molti spunti sui quali poter riflettere. 

Avendo acquistato l'edizione Oscar Mondadori, che è stata stampata dopo i dieci anni dalla prima pubblicazione di "Tredici" ho avuto una copia con dei contenuti extra alla fine. Questi contenuti comprendevano una nota dell'autore che raccontava come era riuscito a scrivere e pubblicare questo romanzo e dell'aiuto ricevuto. Poi, una cosa che mi particolarmente colpita è stata la dichiarazione dell'autore di aver dovuto cambiare il finale del suo romanzo su richiesta della sua editor. Di seguito veniva riportato l'ultimo capitolo che consisteva nel primo finale, e qui, sorpresa, Hannah non era morta. E già! Aveva tentato il suicidio ma i suoi genitori erano arrivati in tempo. La cosa mi ha lasciata sconvolta, poichè avendo metabolizzato il secondo finale ed essendomici preparata durante tutta la lettura del libro, mi è sembrato molto strano il pensiero che Hannah non morisse veramente. Dovendo scegliere il finale migliore tra i due, forse sceglierei proprio il primo, perchè aggiunge credibilità al romanzo. 

Detto questo credo di non dover aggiungere nient'altro su questo libro splendido. Vi consiglio veramente di leggerlo, se non lo avete fatto sino ad ora, e se lo avete fatto rileggetelo perchè le tematiche sono attuali ed è importante parlarne. 

Voi lo avete letto? Se si cosa vi ha particolarmente colpito? Quale finale preferite? 


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