mercoledì 22 agosto 2018

Recensione: The spectacular now. L'attimo perfetto

RECENSIONE


TITOLO: The spectacular now. L'attimo perfetto
AUTORE: Tim Tharp
CASA EDITRICE: Piemme
COLLANA: Pickwick
PAGINE: 399
PREZZO: 10,90€

Sorpresi di vedere già un nuovo post? Questo è dovuto al fatto che ho terminato nello stesso giorno sia il libro di Francesco Sole "#ti amo", del quale trovate, appunto, la recensione nel post precedente, sia questo romanzo di Tim Tharp. Solitamente non leggo mai due libri contemporaneamente ma, come già detto nella recensione di #ti amo, questa volta ho fatto un'eccezione in quanto leggevo qualche poesia la sera e durante il giorno leggevo quest'altro romanzo. Questo dovuto principalmente al fatto che non amo leggere delle poesie come se fossero un normale romanzo, ma riesco ad apprezzarle meglio leggendone un po' per volta. Ma adesso non ci perdiamo in chiacchiere e passiamo subito alla recensione di questo volume. 

The spectacular now racconta l'ultimo anno di liceo di Sutter Keely. Sutter è un ragazzo come molti: adora le feste, adora le sue 7up corrette, adora le ragazze, è circondato da amici ma al tempo stesso anche da ex fidanzate. La sua vita trascorre monotonamente prendendo insufficienze nei compiti di matematica, piegando magliette nel negozio dove lavora il pomeriggio e partecipando alle feste tutte le sere. Le cose cambiano quando proprio una mattina dopo una festa, Sutter si ritrova sdraiato in un giardino che non conosce con una ragazza che lo guarda mentre cerca di capire se sia morto o vivo. Questa ragazza è Aimee Finecky. Sutter riesce subito ad inquadrare il soggetto: timida, occhiali da secchiona, T-shirt deformata, camminata strana, ovvero tutto quello che secondo lui delinea un carattere da sfigata. Ed è proprio per questo motivo che Sutter decide di intraprendere una missione: farla uscire dal suo guscio. Ma non tutto è facile come sembra, soprattutto se ci si mette di mezzo anche qualcos'altro. 

Allora, questo libro è stato un po' strano. Mi spiego: mentre leggevo i primi capitoli non riuscivo ad entrare nell'ottica del protagonista e mi ritrovavo molte volte a leggere senza capire nemmeno ciò che stavo leggendo. Ero arrivata al punto di voler abbandonare la lettura perchè facevo proprio fatica a continuare. Nonostante tutto ho voluto dare un'opportunità al romanzo, perciò stringendo i denti ho continuato. La parte finale è stata tutto sommato un pochino meglio del resto, ma nel complesso si è rivelato un libro semplice che, anche avendo un sacco di spunti, non li approfondiva più di tanto. Può essere una bella lettura per una fascia di età 10-12 anni, ma alzando l'asticella si rischia di cadere nel banale. 

Tutto sommato il libro è scritto bene e riesce a caratterizzare i personaggi sia psicologicamente che fisicamente. 

Il finale mi ha lasciata un po' smarrita, non legandosi proprio molto con tutto il romanzo ma vabbè...

Una volta finito il libro, ho deciso di guardare il film uscito nelle sale nel 2013 e, che dire, è l'esatta copia del romanzo. Si ripetono le stesse situazioni e le stesse battute. Adesso, sicuramente un film tratto da un libro deve avere a grandi linee le stesse idee del libro, ma riportare le battute uguali mi sembra un po' troppo. Sarebbe stato piacevole magari farlo con una o due, ma non con tutte quante. 

Voi che ne pensate? Siete più per il libro o per il film, anche essendo molto simili?  

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