venerdì 23 febbraio 2018

Recensione: Il cacciatore del buio

RECENSIONE


TITOLO: Il cacciatore del buio
AUTORE: Donato Carrisi
CASA EDITRICE: Longanesi
COLLANA: Tea
PAGINE: 406
PREZZO: 5,00€

Questo è il secondo libro di Donato Carrisi che leggo. Ho impiegato un po' di tempo per decidere di scegliere proprio questo volume dalla mia libreria e me ne pento molto di non averlo fatto precedentemente. Ma procediamo per gradi. L'anno scorso ho letto come primo romanzo di Carrisi "Il suggeritore" consigliatomi dalla mia libraia e l'ho trovato assolutamente fantastico, ricco di colpi di scena e di rivelazioni. Inoltre sono rimasta molto affezionata a "Il suggeritore" in quanto è stato il mio primo romanzo del genere thriller. Dopo questa lettura però, avevo molto timore a leggere un nuovo romanzo di Carrisi in quanto ero rimasta particolarmente colpita ed avevo paura di constatare che magari un altro volume dell'autore non mi sarebbe piaciuto e quindi mi avrebbe lasciato con l'amaro in bocca (esperienza già provata con diversi autori). Poi, però, spronata anche dalle recensioni su diversi gruppi di lettura di cui faccio parte, ho deciso di avventurarmi in questa nuova avventura. 

Esperienza rivelatasi assolutamente FANTASTICA.

Non mi stancherò mai di ripeterlo, soprattutto adesso che ne ho avuto un'ulteriore conferma, Carrisi è il mio autore preferito di thriller.

"Il cacciatore del buio" inizia immergendo direttamente il lettore nella storia, e facendogli creare una sua teoria sui rispettivi personaggi presentati. Arrivati alla fine del racconto tutte queste teorie verranno ribaltate e confutate. 

La storia racconta di Marcus, un penitenziere che dopo aver perso la memoria si interroga su come potesse essere la sua vita prima dell'incidente, e di Sandra, una fotorilevatrice, che cerca di superare la morte del marito David ed andare avanti con la propria vita. Sia Sandra che Marcus si ritroveranno a dover investigare su un duplice caso di omicidio che presenta via via che il racconto procede, diverse anomalie e stranezze. Sandra lavorerà dalla parte degli investigatori e degli agenti mentre Marcus, essendo un penitenziere, dovrà render conto delle sue scoperte al Vaticano attraverso un suo compagno e maestro di viaggio, Clemente. 

Il racconto procede molto velocemente tuttavia si sofferma su alcuni aspetti che io ho ritrovato particolarmente attuali, ad esempio su come oggi venga differenziato il "bene" dal "male". 

Il romanzo mi ha ammaliato dalla prima all'ultima pagina e sono riuscita a leggerlo in brevissimo tempo. 

La trama, molto intricata, mi ha lasciato incuriosita in molti punti e mi sono chiesta diverse volte come potessero tutti i tasselli andare a completare il grande puzzle. Alla fine, il finale mi ha lasciata davvero sorpresa in quanto oltre ad essere risolto il caso principale veniva risolto anche un caso che per tutta la storia era passato in secondo piano ma non aveva mai permesso al lettore di essere dimenticato. 

Libro approvato a pieni voti, ve lo consiglio caldamente.

Nessun commento:

Posta un commento