venerdì 27 settembre 2019

Recensione: Mentre volavo via

RECENSIONE

TITOLO: Mentre volavo via
AUTORE: Sara Nissoli
CASA EDITRICE: Bookabook
PAGINE: 145
PREZZO: 10,00€

Buongiorno a tutti cari amici lettori! Eccomi tornata con una nuova recensione tutta per voi! Questa 7 è una giornata un po' diversa dalle solite... oggi c'è stato il terzo Global Strike del movimento "Friday For Future". Quanti di voi hanno partecipato alla manifestazione? Anche io ho partecipato nella città più vicina e sono veramente soddisfatta di quante persone siano state coinvolte e soprattutto per le riflessioni esposte a tutti i manifestanti nei momenti conclusivi della manifestazione. Spero davvero che quello che si è detto in questi giorni ed oggi non venga accantonato nel dimenticatoio ma che diventi parte fondamentale della nostra routine e della nostra vita. 

Tornando al tema principale del post, oggi voglio proporvi questa raccolta di racconti di Sara Nissoli.
Un giorno, navigando sul catalogo online della casa editrice, mi sono imbattuta in questo volume che non era stato ancora pubblicato. Per chi non dovesse ancora saperlo, la casa editrice in questione, attua un giusto procedimento di scelta che precede la pubblicazione di un libro. La casa editrice, propone sul sito online, diversi libri non ancora pubblicati e solo quelli che riscuoteranno un maggior successo potranno continuare a seguire il processo di elaborazione per la pubblicazione. Io trovo che questa sia un'idea fantastica che, oltre ad essere ecologica (per ricollegarmi a quanto detto prima), dà la possibilità al lettore di investire su dei libri in particolare, piuttosto che su altri. 

Il libro in questione è una raccolta di, citando il titolo, "Quattordici racconti tristi che vi faranno stare meglio". I protagonisti di questi racconti sono persone che cerano un riscatto dalla vita ma che non riescono mai a raggiungere completamente. Sono bambini, ragazzi, uomini, donne di mezz'età ed anziani che superando le avversità quotidiane, cercano il loro posto nel mondo, apparentemente senza riuscirci mai. 

Ho iniziato a leggere questo libro in un momento non molto facile per me e devo dire che leggere un libro triste, quando si è tristi... beh, a voi il rischio. 

Nel tragitto in autobus leggevo uno o al massimo due racconti, ascoltando su Spotify la playlist "Melancholy Instrumentals" e devo ammettere che è veramente quel tocco in più per apprezzare a pieno i racconti, immergendosi completamente nell'atmosfera voluta dall'autrice. 

In passato ho letto diverse raccolte di racconti o di poesie, ma mai, e dico MAI, nessuna che mi abbia colpito proprio come questa. Dopo aver letto un racconto avvertivo dentro di me emozioni contrastanti: non ce n'era una prevalente sulle altre. C'era la tristezza, l'amarezza, e in alcuni casi anche la tenerezza verso i protagonisti. In alcuni casi queste storie si concludevano in un modo netto e straziante che provocava un ulteriore senso di tristezza. 

Come dicevo, dopo aver letto un racconto non avevo il coraggio di leggerne subito un altro proprio a causa delle emozioni che ne scaturivano e voglio precisare che io non sono una persona molto sentimentalista. Terminata la storia, una cosa che mi è molto piaciuta e dalla quale traspare il potere dell'autrice, mi sorgevano in testa un mondo di riflessioni da poter fare e mi ci trovavo a ripensare in macchina, camminando, seduta al banco di scuola in un momento di distrazione, in doccia, praticamente ovunque. Questi racconti hanno il potere di insidiarvisi dentro e di risbucare trascinando fuori la loro tristezza in qualsiasi momento della giornata. 

Per concludere vi dico che questo libro ha superato molto le mie aspettative e ve lo consiglio a pieni voti. Credo che sia una lettura che tutti dovrebbero fare nella loro vita. 

Fatemi sapere nei commenti se qualcuno di voi lo ha già letto e quale è il vostro racconto preferito (il mio è "A morire ci vuole una vita"). A presto!

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