sabato 29 giugno 2019

Recensione: L'uomo del labirinto

RECENSIONE:

TITOLO: L'uomo del labirinto
AUTORE: Donato Carrisi
CASA EDITRICE: Longanesi
COLLANA: TEA
PAGINE: 390
PREZZO: 6,90€

Ed eccomi tornata nuovamente con una recensione! Si lo so, in questo caso sono stata peggio di Flash però mi ero ripromessa che non sarei rimasta arretrata con le recensioni per questo ecco che, appena finito di leggere questo libro, mi ritrovo subito a farne la recensione! Lo so, devo anche ammettere che è passato tipo pochissimo tempo dalla scorsa recensione ma ho letteralmente letto questo libro in due giorni e quindi eccomi qui!☺️

Come tutti saprete, io adoro Donato Carrisi e quindi già vi sarete resi conto che quando ho per le mani un suo libro non vedo l'ora di scoprire cosa ha riservato per suoi lettori nelle pagine del nuovo romanzo. Avevo questo libro da molto in libreria, ma quello che mi ha finalmente spinto a leggerlo è un processo un po' strano. Ultimamente ho letto sui social alcune recensioni alquanto negative riguardanti l'ultimo libro scritto da Donato Carrisi per la sezione riguardante le indagini di Mila, ovvero "Il gioco del Suggeritore". Volevo assolutamente farmi un'idea in merito ma non potevo dato che mi mancava un tassello, costituito appunto da "L'uomo del labirinto". Per questo mi sono subito impegnata a leggerlo per poter poi leggere in qualsiasi momento durante le vacanze estive "Il gioco del Suggeritore". 

Il romanzo racconta la storia di Samantha Andretti, una ragazza rapita a tredici anni e poi misteriosamente riemersa dalle tenebre. Il fatto strano è che tra il suo rapimento ed il suo ritrovamento sono trascorsi niente di meno che quindici anni. Quindici anni in cui Samantha non ha avuto altri contatti umani se non quelli con il suo carceriere. Quindici anni di abusi e di torture fisiche e  psicologiche. Può davvero reagire e sopravvivere una persona in queste condizioni? Samantha sì, spinta da una forza inaspettata è riuscita ad attendere così a lungo il momento giusto per tentare la fuga. Oppure è stata abbandonata dal suo rapitore? Questo ed altri dubbi attanagliano il corpo di polizia incaricato delle indagini. Oltre alla polizia, anche un altro uomo, l'ispettore Genko si interessa del caso. Iniziano così due indagini parallele, una ufficiale, l'altra un po' meno ma che presto porteranno alla luce dei segreti terrificanti progettati solo da una mente diabolica ed un'anima ormai costituita solo da tenebre. 

Ho apprezzato molto questo libro, mi è piaciuto soprattutto come l'autore sia riuscito a mettere in evidenza le paure primordiali di ogni essere umano. Quelle paure viscerali che si iniziano a creare nella mente degli uomini dalla prima infanzia e lì continuano a fagocitare fino a corrodere completamente l'animo. Mi è piaciuto anche molto il costante riferimento al passato durante tutta la durata del romanzo, quando alle indagini attuali si intrecciavano le indagini del passato. 

Un altro aspetto che mi ha colpito è stato il modo in cui Carrisi, come spesso anche in altri suoi romanzi, sia riuscito a mettere in evidenza di come sia facilmente confondibile la mente umana, facendoci, in alcuni punti del libro, quasi insultarci per essere stati così distratti da dare per scontata la colpevolezza di un uomo sottovalutandone un altro o di aver messo in secondo piano degli importanti indizi solo perchè secondo noi ce n'erano di più importanti. 

Tuttavia devo ammettere che sono rimasta un po' scombussolata alla fine del romanzo quando, come suo solito, Carrisi è riuscito a ribaltare completamente la situazione facendoci sentire tutti un po' stupidi. Il finale, si l'ho trovato bello, ma lascia in sospeso tante (troppe) cose che potranno essere spiegate solo nel prossimo libro, appunto. 

Per concludere riassumo dicendo che sì, anche questo si è rivelato un bel libro anche se, a mio dire, non il migliore che Carrisi possa vantare. A suo dire questa è stata "La storia che più lo ha spaventato scrivere". Devo concordare con lui perchè le ambientazioni e soprattutto i dettagli sono molto cupi ed inquietanti, quello che manca, secondo me, è un po' di approfondimento prima di capovolgere completamente il finale. Chi come melo ha letto sa di cosa parlo, chi invece non ha ancora avuto l'occasione di approcciarsi a questo romanzo, non deve far altro che leggerlo per riuscire bene a comprendere quello che sto cercando di dire senza fare spoiler e cose simili (cosa alquanto difficile in questo caso!😉)

Bene, con questo vi saluto! Mi raccomando non esitate a farmi sapere i vostri commenti su questo volume! A presto!

Nessun commento:

Posta un commento