domenica 4 marzo 2018

Recensione: La psichiatra

RECENSIONE 


TITOLO: La psichiatra
AUTORE: Wulf Dorn
CASA EDITRICE: Corbaccio
COLLANA: Tea
PAGINE: 398
PREZZO: 12.00€

Ho iniziato questa lettura sotto consiglio di una mia amica. Lo avevo acquistato subito dopo la sua uscita, condizionata molto dalle classifiche, nelle quali si era collocato subito postumo la sua pubblicazione nei primi posti. Purtroppo però poi non avevo mai avuto occasione di leggerlo, sino a quando questa mia amica, mi ha appunto consigliato di leggerlo, dato che a lei era piaciuto molto. 

Il libro si apre con un episodio che all'inizio non sembra entrarci granchè con la storia che viene raccontata, ma alla fine tutto sarà chiarito. La storia è divisa in due parti. Nella prima vengono raccontati i fatti e viene presentata la protagonista: una psichiatra di nome Ellen e ci viene mostrata sia la sua situazione sentimentale con il suo compagno Chris che la sua vita lavorativa  nel reparto 9 della Waldklinik. Il fatto che darà avvio alla storia sarà la comparsa in reparto di una donna sconosciuta, senza nome, della quale Ellen dovrà occuparsi. Tuttavia, dopo due giorni la donna scompare misteriosamente insieme ai suoi fascicoli di ricovero e tutto lo staff degli assistenti dichiara di non aver mai visto questa donna. Ellen inizia ad essere guardata con sospetto persino dai suoi colleghi e dopo un po' il suo capo le consiglia un periodo di ferie. In questo periodo, però, Ellen decide di mettersi alla ricerca della misteriosa donna scomparsa, iniziando a dubitare di tutti quelli che le stanno intorno. Qui c'è la comparsa anche di un altro personaggio: L'Uomo Nero (così chiamato dalla sconosciuta). La seconda parte del racconto è più breve rispetto alla prima e contiene la soluzione al caso con le relative cause e conseguenze.

Il linguaggio usato da Wulf Dorn è semplice e lineare, infatti per leggere il libro mi sono bastati semplicemente due giorni. Questo dovuto anche soprattutto alla bravura dell'autore di far terminare ogni capitolo con una certa suspance che "costringeva" il lettore a dover proseguire la lettura. Nonostante il racconto fluisse molto velocemente ciò non mi ha impedito di riflettere su alcuni punti cercando di darmi una risposta a quanto leggevo e di cogliere un collegamento tra i fatti che venivano mostrati. Il finale, poi, è tutta un'altra storia, veramente sorprendente e per niente scontato.

Non ho altre parole per qualificare questo libro se non ripetere che è, secondo me, veramente stupendo. Consigliatissimo per chi è appassionato di psicologia o a chi piacciono molto i thriller psicologici. Nel brano infatti sono comparse poche scene "crude" e la bravura dell'autore viene messa in evidenza dai dubbi e dalla suspance provocati nel lettore.

E voi? Che ne pensate?

Nessun commento:

Posta un commento