mercoledì 28 agosto 2019

Recensione: Il gioco del suggeritore

RECENSIONE

TITOLO: Il gioco del suggeritore
AUTORE: Donato Carrisi
CASA EDITRICE: Longanesi
COLLANA: La Gaja scienza
PAGINE: 394
PREZZO: 22,00€

Buongiorno a tutti cari amici lettori e ben tornati sul mio blog! Come avrete notato, oggi vi parlerò di questo libro stupendo! Tutti, ma proprio tutti, sapete già quanto io ami Donato Carrisi, bene, adesso con l'aggiunta di questo libro non ho altre parole per definirlo se non dire che è un assoluto GENIO. 
Ma partiamo dal principio...

Questo libro è stato un regalo da parte dei miei genitori che, essendosi trovati in libreria ed avendo visto questo volume tra le nuovissime uscite (era proprio un paio di settimane dopo la sua prima stampa), hanno pensato di farmi felice regalandomelo. Credo che mio padre, che in quel periodo stava leggendo "Il suggeritore" sempre di Carrisi sotto mio consiglio, sia stato spinto dall'euforia ed abbia convinto anche mia mamma nell'acquisto😇😄.

Per molto tempo questo libro è stato fermo in libreria perchè dovevo leggere "L'uomo del labirinto" il volume precedente a questo, del ciclo con protagonista Mila Vasquez. Dato che io faccio trascorrere un po' di tempo tra una lettura e l'altra di Carrisi per godermi meglio la lettura seguente, sono passati dei mesi fino a quando mi sono decisa finalmente a leggere "Il gioco del suggeritore". Ho iniziato la lettura di sera e il pomeriggio del giorno dopo l'avevo terminata. Eh già, praticamente l'ho divorato...

Come dicevo, protagonista del libro è Mila Vasquez, ex poliziotta che da alcuni mesi si è ritirata a vivere in riva ad un lago con l'unica compagnia della figlia Alice. Tuttavia, in una notte piovosa arriva in centrale una chiamata d'aiuto da una remota fattoria. Quando la pattuglia si presenta per un controllo, quello che si presenta agli investigatori è ben oltre l'immaginabile: un'intera famiglia è stata sterminata, la casa è piena di sangue ma mancano i corpi. Ed è così che inizia la caccia all'uomo, fino a quando grazie ad una soffiata anonima, si riesce a trovare il responsabile della strage. Ma c'è un tassello fuori posto, che non quadra con l'intera vicenda, l'uomo ha sul braccio un tatuaggio, una parola, quattro lettere: Mila. Ed è così che l'agente Vasquez si ritrova coinvolta nell'intera vicenda e quello che inizia a prendere forma davanti ai suoi occhi è un terribile disegno oscuro, che si nasconde fra le pieghe del mondo reale e di quello digitale che ha ormai preso parte alla vita quotidiana degli uomini. 

Che dire, il romanzo ha rispecchiato ampiamente le mie aspettative, mi ha coinvolto dalla prima all'ultima pagina, e questo non è facile quando si parla di un thriller. Solitamente, o almeno questo è quello che ho riscontrato io, c'è sempre una parte all'interno della storia che magari può risultare un po' noiosa o non molto attiva. Qui, invece, come d'altronde in quasi tutti i libri di Carrisi, non ci si riesce a staccare dalla storia, proprio come è successo a me. La storia ti imprigiona e soprattutto ti incuriosisce sempre di più perchè ad ogni capitolo si aggiunge un tassello all'intera vicenda. 

Inoltre, una cosa che mi ha fatto subito ripensare a "Il suggeritore" è stato il modo di strutturare la storia da parte dell'autore. Il caso principale era fondamentalmente uno: scoprire l'identità del suggeritore. Tuttavia, intorno a questa storia erano collegati altri casi rimasti irrisolti nel tempo e che grazie alle indagini si riuscivano a chiarire. Questo è un aspetto che molto spesso vado ricercando all'interno di una storia perchè mi intriga molto cercare di scoprire come possa essere poi collegato quel caso con il caso principale. 

Per quanto riguarda la protagonista, posso dire apertamente che Carrisi ha fatto uno splendido lavoro. Infatti è riuscito a dare tutti gli strumenti possibili ai lettori per farsi un'idea precisa su di lei. Un'altra cosa che mi è sempre piaciuta di Mila Vasquez è il suo lavoro: lei è/era un ex investigatrice al Limbo, ovvero la sezione investigativa che si occupa dei casi di scomparsa. Questo aspetto mi ha incuriosita da sempre ed infatti ogni volta che un caso irrisolto si collega ad un caso di scomparsa sono super mega entusiasta.

Per quanto riguarda il finale, sono rimasta veramente di stucco perchè durante tutto il libro avevo la convinzione che nel finale il ciclo di Mila si sarebbe incontrato con il ciclo di Marcus e invece... 

Concludo dicendo che consiglio questo libro a tutti, indipendentemente da le preferenze verso un genere piuttosto che un altro. In questo libro sono raccolti tutti i generi, quindi non potrete non amarlo o non restare con il fiato sospeso durante la lettura. Ovviamente, però, tenete presente che Carrisi fa sempre riferimento ai libri passati del ciclo, quindi se volete avere un quadro più completo vi consiglio di leggerli in ordine cronologico. Spero che con questa recensione vi abbia convinto a leggere questo splendido libro. A presto! 

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