mercoledì 10 luglio 2019

Recensione: Alaska

RECENSIONE

TITOLO: Alaska
AUTORE: Brenda Novak
CASA EDITRICE: Giunti
COLLANA: Le Chiocciole
PAGINE: 429
PREZZO: 10,00€

Buongiorno a tutti cari amici lettori! Come procedono le vacanze? Le mie bene e spero anche le vostre. Oggi qui da me è un po' nuvoloso ed ho colto subito l'occasione per restare in casa e preparare questa recensione!

Dopo la piccola pausa dai thriller non ho potuto resistere ed ho deciso di far ritorno nella mia comfort zone. Ho deciso di leggere questo libro più o meno nello stesso modo con il quale mi ero convinta a leggere "L'uomo del labirinto" di Donato Carrisi: ovvero volevo leggere il secondo volume di Brenda Novak, "Hanover House", però al tempo stesso non mi sentivo in grado di leggerlo poichè non avevo ancora letto il primo volume che vedeva come protagonista la dottoressa Evelyn, così mi sono ritrovata a leggere proprio quel libro che, oltretutto, avevo in libreria da molto tempo:"Alaska".

Il libro racconta di Evelyn Talbot, dottoressa psichiatrica che si vuole affermare all'interno della società per dimenticare il suo atroce passato. Evelyn decide di esporsi in prima persona per far creare un carcere di massima sicurezza nelle remote terre dell'Alaska dove poter studiare i più spietati serial killer di tutto il Paese. Tuttavia, alcuni mesi dopo l'apertura di Hanover House, questo il nome della struttura, un atroce ritrovamento getta nel panico tutta la cittadinanza di Hilltop: una donna è stata uccisa ed il suo corpo smembrato. Tutti pensano che dal carcere possa essere fuggito un killer pronto ad uccidere... ma sarà veramente così?

Prima di acquistare questo libro ammetto che ero veramente curiosa: lo trovavo esposto in molte vetrine e quando finalmente un giorno un commesso in una libreria me lo ha consigliato non ho potuto resistere. Con il senno di dopo, osservando tutto il successo che aveva avuto e tutto il successo che stava avendo Hanover House, avevo delle grandi aspettative. 
Aspettative che sono andate un po' a scemare mentre lo leggevo. 

Già. Il romanzo mi ha lasciata in più punti perplessa ed anche un po' delusa. C'era una trama fantastica ma, a parte il finale, è stata mal giostrata ed ho avuto l'impressione che stessi leggendo tutto ma non un thriller. Escluse le ambientazioni cupe ed i trafiletti a inizio capitolo, la storia mi sembrava completamente divagare e concentrarsi poco sull'omicidio in sè e per sè. Anche per quanto riguarda il finale posso dire che sia stato abbastanza inaspettato ma non era un finale adatto. Sarà che ormai sono abituata a thriller molto più cruenti e terrificanti, ma questo non mi ha fatta inquietare minimamente. Certo, un po' di suspance era presente e cercava di far invogliare il lettore alla lettura ma non era abbastanza, almeno per i miei gusti. 

Per quanto riguarda i capitoli li ho trovati di una lunghezza adeguata. Mi è piaciuto che non ci fosse solamente il punto di vista di Evelyn ma anche quello del capo di polizia incaricato delle indagini, ed anche se brevemente, quello dell'assassino. 

Tenendo conto dell'epilogo della storia, veniva già preannunciato un seguito. Credo che io farò passare un po' di tempo tra una lettura e l'altra, anche per evitare di farmi subito condizionare da questa lettura non approvata a pieni voti. Ovviamente bisogna tenere in considerazione che questo era anche il primo libro dell'autrice e che con il passare degli anni i risultati non potranno che migliorare... 

Consiglio questa lettura a chi si sta iniziando ad approcciare con il genere thriller e non vuole ritrovarsi di punto in bianco catapultato nel mondo degli omicidi cruenti. E voi? Come avete trovato questo libro? Ha rispettato le vostre aspettative? Fatemelo sapere nei commenti!


Nessun commento:

Posta un commento